LE AZIONI DEL PROGETTO

I 100 ettari di magredi ripristinati a partire da incolti abbandonati presso il Dandolo di Maniago Foto Stefano Fabian

I 100 ettari di magredi ripristinati a partire da incolti abbandonati presso il Dandolo di Maniago Foto Stefano Fabian

Il progetto LIFE MAGREDI GRASSLANDS ha affrontato una serie di problematiche che minacciano l'integrità dei magredi nei 4 siti di importanza comunutaria "Magredi del Cellina", "Greto del Tagliamento", "Valle del Medio Tagliamento", "Confluenza dei fiumi Torre e Natisone"  fra cui l'abbandono delle pratiche rurali tradizionali quali: lo sfalcio, il pascolo estensivo ed il taglio del legname. In mancanza di questi interventi gestionali infatti si mette in moto un lento processo di evoluzione verso il bosco. Un altro aspetto connesso al precedente, riguarda l'invasione dei greti e dei magredi da parte di specie alloctone favorite dalla progressiva alterazione dell'habitat originario. Tali specie accelerano i processi di degradazione delle praterie e le piante esotiche a carattere arbustivo come Amorpha fruticosa (l'indaco bastardo), ed in minor misura Buddleja davidii (l'albero delle farfalle), Ailanthus altissima (l'ailanto), Reynoutria japonica (il poligono del Giappone)rendono più facile e rapida l'evoluzione che conduce all'incespugliamento.

Per effetto di tale processo tantissimi prati aridi un tempo molto estesi si trovano oggi in situazione di grave frammentazione. La pressione dell'agricoltura intensiva inoltre, comporta costanti rischi di dissodamento dei prati stabili e di eccessivo sfruttamento delle praterie magre a causa dell'incremento dell'irrigazione, delle concimazioni minerali ed organiche e dello spargimento di liquami. Tutto ciò favorisce l'alterazione pressoché irreversibile della originaria vegetazione magredile determinando il progressivo impoverimento di specie primitive, in particolare di quelle a carattere endemico.
Uno dei pericoli maggiori per la salvaguardia di questi habitat deriva anche dalla loro negativa percezione che li ha fatti considerare per lungo tempo come aride distese sassose prive di valore in quanto spazi vuoti ed inutilizzati.

Per scongiurare tali minacce la Regione attraverso il Progetto Life ha messo in cantiere una serie di interventi che puntano al ripristino dei prati magri attraverso interventi di decespugliamento, sfalcio e semina di superfici coltivate e poi degradate, mediante la raccolta delle sementi e del fiorume dai prati stabili circostanti. La reintroduzione delle specie tipiche dei prati aridi è stata favorita anche attraverso la propagazione e coltivazione in vivaio delle specie più rare e minacciate. Molto importante è è stata anche la sperimentazione di tecniche innovative per la propagazione in vitro e il successivo ambientamento in campo di essenze botaniche come le orchidee selvatiche che maggiormente qualificano i prati aridi.
Un altro aspetto fondamentale è stato quello delle iniziative informative e di coinvolgimento della popolazione fra cui, oltre alla realizzazione del presente sito web come strumento d'interfaccia per comunicare ai cittadini gli esiti del Progetto, sono state realizzate 2 pubblicazioni divulgative, 1 manuale scientifico per la conservazione ed il ripristino delle praterie,  2 pieghevoli (un Layman's Report ed un opuscolo sugli incentivi ai prati). Tutto questo materiale, divulgativo ora disponibile sul sito ha contribuito ha contribuito far comprendere l'importanza naturalistica della zone e le opportunità legate ai contributi per riconvertire i seminativi in prato stabile e per la loro futura gestione.

Infine sono state effettuate moltissime visite guidate ed è stato realizzato   uno specifico progetto didattico rivolto alle scuole.

  1. INDRODUZIONE
  2. monitoraggi
  3. adozione dei 4 piani di gestione
  4. raccolta del seme
  5. ripristino incolti
  6. decespugliamento e disboscamento
  7. propagazione delle orchidee
  8. divulgazione
Regione FVG