LE AZIONI DEL PROGETTO
RACCOLTA DEL SEME

Fasi di raccolta del seme, conservazione e propagazione in vivaio delle specie magredili di maggior interesse. Foto S. Fabian

Fasi di raccolta del seme, conservazione e propagazione in vivaio delle specie magredili di maggior interesse. Foto S. Fabian

Dopo gli interventi di sfalcio, decespugliamento, disboscamento ed eventuale aratura degli incolti, si è  proceduti con le semine ed il trapianto di specie autoctone coltivate presso il vivaio posto ex situ (cioè esterni) di Palazzolo dello Stella (UD) con alcune specifiche attività appositamente allestite per supportare le attività di ripristino del Progetto Life. L'attività di moltiplicazione è stata preceduta dagli interventi di raccolta di materiale di propagazione presso i prati magri meglio conservati e più ricchi di specie rare ed autoctone.

Più in generale il materiale di propagazione raccolto per le finalità di ripristino dei magredi corrisponde a due tipologie principali:

a) sementi e fiorume raccolti direttamente presso gli habitat del medesimo tipo di quelli da ricostituire;
b) giovani piantine coltivate nel vivaio regionale.

Le operazioni di raccolta sono state effettuate lungo l'intera durata del Progetto, dall'epoca primaverile a quella tardo estiva, data la necessità di reperire il seme in momenti e località diverse, anche al fine di non depauperare gli stock locali.
Le sementi commerciali disponibili sul mercato non offrono infatti specie attribuibili alle associazioni vegetazionali naturali, se non a costi insostenibili su grande scala. Si è quindi reso indispensabile procurare direttamente in zona il materiale riproduttivo. Il materiale raccolto sul posto garantisce il mantenimento degli ecotipi locali e quindi il carattere genetico specifico delle comunità vegetali interessate dal Progetto.

L'attività, in sintesi, può essere così riassunta:

  • la raccolta manuale e in modiche quantità dei semi e delle infruttescenze delle piante più rare, per le quali è stata effettuata la successiva coltivazione in vivaio ed il trapianto in pieno campo;
  • la raccolta meccanica, tramite mietitrebbiatrice, che ha previsto il successivo trasporto, essiccazione e stoccaggio in magazzino, delle sementi e del fiorume che in quantità più cospicue sano state di seguito impiegate per le semine e le trasemine delle superfici da recuperare.

 

Coltivazione di specie autoctone tipiche dei magredi nella struttura del vivaio allestita e migliorata al fine di garantire i risultati del Progetto Life. Foto S. Fabian

 

COLTIVAZIONE IN VIVAIO E TRAPIANTO

Questa azione ha previsto l'utilizzo di strutture già predisposte dalla Regione presso l'azienda Volpares a Palazzolo dello Stella (UD) per la produzione di piantine in contenitore al fine di completare il ripristino dei terreni agricoli incolti. L'azione ha comportato alcune spese e migliorie infrastrutturali (la realizzazione di una platea in calcestruzzo, l'acquisto dei bancali, la sostituzione della copertura usurata, l'acquisizione di un sistema di nebulizzazione, la creazione di una camera di conservazione e germinazione ecc).

Presso il vivaio sono state svolte tutte le delicate e laboriose operazioni successive alla raccolta ed essiccazione delle sementi: conservazione, semina, ripicchettatura, cure colturali delle specie di interesse comunitario (Crambe tataria, Brassica glabrescens e Gladiolus palustris), oltre che di  altre specie rare, endemiche o tipiche dei magredi . Di seguito le piantine coltivate sono state reimmesse negli ambienti ripristinati con funzione di porta-seme utile ad accelerare la diffusione e l'incremento della biodiversità vegetazionale locale e favorire la presenza degli elementi più caratteristici dei magredi friulani.

  1. INDRODUZIONE
  2. monitoraggi
  3. adozione dei 4 piani di gestione
  4. raccolta del seme
  5. ripristino incolti
  6. decespugliamento e disboscamento
  7. propagazione delle orchidee
  8. divulgazione
Regione FVG