IL SIC VALLE DEL MEDIO TAGLIAMENTO - VEGETAZIONE E FLORA

 

Il SIC Valle del Medio Tagliamento costituisce un nodo molto importante della Rete Natura 2000 del Friuli Venezia Giulia in quanto cerniera di collegamento fra la regione alpina e gli ambienti planiziali fluviali e perifluviali caratterizzati dalla presenza di ampi greti e dall'area umida costituita dal campo di Osoppo. Quest'ultimo costituisce una sorta di pianura in miniatura, sviluppatasi dai processi sedimentari a monte dell'anfiteatro morenico.
All'interno di un areale piuttosto limitato troviamo quindi un mosaico di ambienti naturali i cui tasselli sono rappresentati dalle ampie distese ghiaiose e permeabili su cui il fiume Tagliamento scorre con il suo caratteristico andamento a rami intrecciati. Qui si sviluppano tipicamente gli habitat di tipo xerico (secco) come i boschi golenali, le vegetazioni erbacee e arbustive a carattere pioniero, i magredi primitivi e quelli più evoluti. In posizione più distale si trovano invece le zone umide su cui scorre il Ledra, tipico fiume meandriformi di risorgiva. I fenomeni di emersione spontanea delle acque alimentano ambienti umidi e ricchi di vegetazione in cui prevalgono le praterie a molinia (Molinia caerulea), i boschetti ripariali di salice bianco e pioppo nero o le ontanete (formazioni ad Alnus glutinosa).

Nel SIC quindi si trovano ambienti naturali profondamente differenti raggruppabili nelle seguenti grandi categorie:

- habitat rupestri (soprattutto sui Monti Cuar e Flagjel),
- habitat di tipo steppico (nei magredi al margine del Tagliamento)
- habitat di tipo e umido e di sorgiva (nella piana di Osoppo).

All'interno della complessa cornice di questo vasto territorio coesistono quindi condizioni vegetazionali assai diverse che, seppur per molti versi in antitesi, mantengono forti livelli di contiguità. Nella parte montuosa nel volgere di uno spazio relativamente ristretto si passa infatti dalla vegetazione a carattere sub-mediterraneo a quella con connotazioni decisamente montano-alpine.
Il greto del Tagliamento comprende poi una vastissima area pressoché priva di vegetazione strutturata che si contraddistingue per la presenza di specie a carattere prevalentemente pioniero con apparati radicali fortemente sviluppati. Queste situazione è dovuta principalmente alle periodiche esondazioni, alla conseguente mancanza di suolo e di nutrienti e infine alle condizioni climatiche estreme fra cui, su tutte, si impone la forte escursione, non solo termica (sia giornaliera che stagionale), ma anche in termini di disponibilità idrica. Si passa così da una situazione quasi quotidiana di completa aridità superficiale alla più rara ma paradossale situazione di totale alluvionamento ed allagamento.

Fra la tipica vegetazione pioniera del greto troviamo l'associazione scientificamente denominata Epilobio-Scrophularietum caninae le cui specie caratteristiche sono rappresentate dalle due specie erbacee Epilobium dodonaei e Scrophularia canina. All'interno di questi popolamenti si nota spesso la presenza di qualche specie alpina trasportata da monte verso valle ad opera del fiume (fluitazione) come ad esempio Gentiana clusii e Scabiosa graminifolia. Nelle aree meno frequentemente soggette all'azione delle piene, sui terrazzi fluviali che si estendono a una quota di poco superiore a quella dell'alveo attivo, si estendono i primi magredi primitivi. L'area del Tagliamento presenta un elevato valore naturalistico in quanto serbatoio di specie glareicole (tipiche delle ghiaie) pioniere e ricche di entità di provenienza illirico-balcanica. Un significato del tutto particolare è assunto dalle specie endemiche cioè originarie e tipiche del territorio locale come ad esempio: Centaurea dichroantha, Euphorbia triflora kerneri, Knautia ressmanii e Polygala forojuliensis. Sui vasti greti fluviali, alle formazioni erbacee pioniere si alternano quelle arbustive dominate dal salice ripaiolo (Salix eleagnos), i boschi igrofili golenali con prevalenza di salice bianco e pioppo nero e i prati stabili a carattere arido.
La peculiarità dell'area presso le sorgive di Bars consiste soprattutto nell'alternanza di zone a carattere prevalentemente asciutto, che si sviluppano sui terreni ghiaiosi e sopraelevati rispetto al livello medio di falda e le superfici umide su suoli imbibiti e molto più ricchi di sostanza organica. Ciò determina una moltiplicazione di piccoli biotopi ed habitat all'interno di un territorio ristretto e complessivamente diversificato già di per sé molto ricco di biodiversità. I fenomeni di risorgiva quindi alimentano la presenza di corpi d'acqua coronati dalla presenza di boschetti ripariali e prati umidi da una parte e i prati magri e secchi sulle superfici ghiaiose del paleo alveo (l'antico letto dove scorreva il fiume) dall'altra. Queste ultime costituiscono le antiche barre di materiale grossolano depositate dal fiume Tagliamento in epoche recenti. Su questi lacerti di suolo permeabile e magro fioriscono molte specie tipiche dei pascoli aridi fra cui parecchie orchidee selvatiche come: Ophrys holoserica, Cephalantera longifolia, Orchis militaris, Orchis tridentata e Orchis morio. Le fasce di magredo si sviluppano soprattutto al margine dell'alveo attivo del Tagliamento, nelle aree più orientali e distanti dalle risorgive. Viceversa al centro del territorio dell'area umida molti prati stabili sono stati progressivamente concimati e trasformati in prati polifiti da sfalcio utilizzati per la produzione di foraggio (brometi e arrenatereti).
La particolare esposizione soleggiata e l'influsso del vicino mare Adriatico crea invece la condizione, più unica che rara, di un'isola termofila sui versanti montuosi a nord di Peonis. Qui è presente un relitto di vegetazione a carattere illirico-mediterraneo che costituisce una sorta di enclave di presenza del leccio (Quercus ilex). Si tratta in effetti di una delle stazioni più settentrionali di presenza naturale di questa specie.
Sui pendii meridionali dei monti Cuar e Flagel si assiste inoltre alla singolare successione fra la boscaglia arida a carattere illirico-prealpino costituita dal carpino nero (Ostrya carpinifolia) e dal frassino della manna (Fraxinus ornus) e la faggeta a carattere termofilo, sostituiti sulla sommità dai prati e dai pascoli.

 

HABITAT DI INTERESSE COMUNITARIO

Nel SIC Valle del medio Tagliamento si riconoscono un gran numero di associazioni vegetazionali differenti, sia di tipo arido che umido, considerati habitat d'interesse e in quanto tali tutelati dalla Direttiva europea "Habitat". Di seguito vengono elencati in ordine di copertura superficiale rispetto all'area totale. Gli habitat in cui affianco al codice identificativo è presente l'asterisco sono considerati habitat d'interesse comunitario prioritario in quanto particolarmente rari, preziosi e meritevoli di tutela.

  • 91K0 Foreste illiriche di faggio (Fagus sylvatica) con vegetazione denominata Aremonio-Fagion 32%
  • 6170 Formazioni erbose calcicole alpine e subalpine 15%
  • 62A0 Formazioni erbose secche della regione submediterranea orientale (Scorzoneretalia villosae) 15%
  • 9180 Foreste di versanti, ghiaioni e valloni, vegetazione appartenente alla categoria denominata Tilio-Acerion 5%
  • 3240 Fiumi alpini con vegetazione riparia legnosa a salice ripaiolo (Salix elaeagnos) 5%
  • 3230 Fiumi alpini con vegetazione riparia legnosa a Myricaria germanica 5%
  • 3220 Fiumi alpini con vegetazione riparia erbacea 3%
  • 8210 Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica 2%
  • 8160 Ghiaioni dell'Europa centrale calcarei di collina e montagna 2%
  • 6430 Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile 1%
  • 91L0 Querceti di rovere illirici (vegetazione denominata: Erythronio-Carpinion) 1%
  • 0110 Formazioni erbose calcicole rupicole o basofile della associazione vegetazionale denominata Alysso-Sedion albi 1%
  • 5130 Formazioni a ginepro (Juniperus communis) su lande o prati calcioli 1%
Regione FVG