GLI UCCELLI LE SPECIE TUTELATE DALLA DIRETTIVA UCCELLI Nei Magredi del pordenonese l’abbondanza di specie incluse negli allegati della Direttiva “Uccelli” è stata la ragione che ha condotto, all’individuazione dell’IBA (Importan Birds Area) da parte dell’Unione Europea e, a partire da questa, all’istituzione della ZPS da parte della Regione. Gran parte delle rotte avifaunistiche che investono la nostra regione utilizzano i corridoi naturali che collegano da nord a sud la montagna alla pianura e successivamente quest’ultima al mare. I magredi della provincia di Pordenone da questo punto di vista sono fra i pochi ambienti naturali sopravvissuti nella pianura padano-veneta-friulana in grado di assolvere a questa funzione di connessione poiché si sviluppano longitudinalmente seguendo l’andamento della amplissima conoide alluvionale del Cellina-Meduna. Ogni anno, nel corso della stagione riproduttiva, in quella di svernamento o delle migrazioni caratterizzate dai movimenti di passo e ripasso (autunno e primavera), questi ambienti divengono il teatro di un continuo via vai ed avvicendarsi di specie ornitologiche di primario interesse ecologico e naturalistico. La ZPS e l’IBA, nel loro insieme costituiscono quindi una fondamentale area di svernamento, migrazione e riproduzione per molti uccelli. Sono 216 le specie segnalate delle quali 90 rientrano nella categoria dei nidificanti. Le specie di Allegato I della Direttiva 2009/147/CE (già 79/409/CEE “Uccelli”) segnalate nella ZPS sono 57. Vi sono inoltre altre specie, sempre tutelate dalla Direttiva, la cui presenza nei Magredi del pordenonese, anche se sporadica, è da considerarsi molto significativa da un punto di vista ecologico. Tali specie sono: • Buteo rufinus (Poiana codabianca) • Charadrius morinellus (Piviere tortolino) • Ciconia ciconia (Cicogna bianca) • Ciconia nigra (Cicogna nera) • Cursorius cursor (Corrione biondo) • Ficedula albicollis (Balia dal collare) • Phalacrocorax pygmeus (Marangone minore) • Platalea leucorodia (Spatola) • Plegadis falcinellus (Mignattaio) • Pluvialis apricaria (Piviere dorato) LE SPECIE DI MAGGIORE INTERESSE Le specie ornitologiche più interessanti e tipiche per l’area sono quelle che depongono le uova a terra senza costruire un vero nido ma mimetizzandole direttamente fra i sassi e l'erba secca; fra queste ad esempio il Corriere piccolo (Charadrius dubius) ma soprattutto l'Occhione (Burhinus oedicnemus), oppure il Calandro (Anthus campestris) o l’Allodola (Alauda arvensis) che costruiscono sì il nido ma in depressioni del suolo nascoste fra la bassa vegetazione della prateria. IL SIMBOLO DEI MAGREDI L’Occhione è specie legata agli ambienti perifluviali e steppici appare ovunque in via di rarefazione ed i magredi friulani rappresentano una delle aree di maggiore importanza ornitologica per continuare a garantire l’attuale consistenza delle popolazioni italiane. La specie suscettibile di disturbo da parte delle attività fuoristrada e di pascolo intensivo è divenuta per tutti il simbolo dei magredi. La ZPS a livello regionale ed italiano risulta inoltre una zona qualificante per la presenza dell'Averla cenerina (Lanius collurio) e del Succiacapre (Caprimulgus europaeus). L’ambiente steppico delle praterie magre costituisce anche l'habitat ideale per la Starna (Perdix perdix), di cui, a più riprese, si è tentato il ripopolamento con interventi da parte della Provincia e delle locali Riserve di caccia. UNA MENSA A CIELO APERTO PER GLI UCCELLI RAPACI Occorre infine ricordare il gran numero di uccelli rapaci che nell’ambiente aperto delle praterie trovano un ideale territorio di caccia e di avvistamento delle prede costituite soprattutto da piccoli mammiferi, uccelli, rettili e grossi insetti. Fra i rapaci diurni persino l’Aquila reale (Aquila chrysaetos) può scendere con facilità dalle vicine montagne per sfruttare questo favorevole luogo di alimentazione. La specie più emblematica della ZPS è forse l’Albanella minore (Circus pygargus), rapace migratore in via di estinzione per il quale sono state lanciate parecchie campagne di salvaguardia a livello nazionale. Nidifica tipicamente nelle torbiere e nei canneti delle risorgive ma anche fra l’alta vegetazione delle steppe ed in alternativa nei vicini campi coltivati ad orzo e frumento spingendosi tipicamente nei magredi per le battute di caccia a vista. Di seguito si riporta l’elenco delle specie di uccelli di maggior interesse, che include alcune Specie dell’Allegato I della Direttiva 2009/147/CE (già 79/409/CEE “Uccelli”) (quelle nidificanti nella ZPS e quelle non nidificanti, per le quali il territorio della ZPS rappresenta un sito importante per la conservazione) e d alcune specie non riportate nel suddetto allegato 1 per le quali il territorio della ZPS riveste particolare importanza per la conservazione a livello regionale. ALTRE SPECIE DI INTERESSE NON INCLUSE NELLA DIRETTIVA |