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(1) Matthiola fruticulosa - S.Vaccher ®

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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HOMEPAGE DELLA Z.P.S. MAGREDI DI PORDENONE
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GLI HABITAT DEI MAGREDI DI PORDENONE
LA FLORA DEI MAGREDI DI PORDENONE
LA FAUNA DEI MAGREDI DI PORDENONE
IL PROCESSO PARTECIPATIVO

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LE FIORITURE

Nell’ambito della ZPS le più belle ed interessanti fioriture risultano concentrate sia in termini temporali che spaziali. Esse infatti sono particolarmente abbondanti nel periodo che va da aprile-maggio-giugno e solo presso le fasce di vegetazione erbacea a carattere naturale e seminaturale che in maniera così peculiare caratterizzano i greti e le praterie meglio conservati del sito.

 

FLORA DELLE GHIAIE E DEI MAGREDI
Tra le fioriture più interessanti vi sono quelle delle specie legate alle ghiaie e ai magredi veri e propri; queste due tipologie di ambiente rappresentano certamente l’elemento naturale più caratteristico della ZPS costituendo gli ultimi esempi di relitti dell’antico paesaggio vegetale periglaciale, costituitosi alla fine del Quaternario e trasmessoci attraverso i secoli, quasi immutato, grazie al pastoralismo a carattere nomadico e transumante.
In particolare le cosidette “Grave”, come sono chiamati localmente i greti dei torrenti, ospitano specie molto originali per la pianura: oltre a Leontodon berinii (dente di leone di Berini: endemica-transnazionale, presente occasionalmente in poche altre località della vicina Slovenia) e alla subendemica violacciocca alpina (Matthiola fruticulosa subsp. valesiaca), anche numerosi esempi di dealpinismi quali: Linaria alpina (che vegeta normalmente a 200 m di quota), Helianthemum alpestre (eliantemo alpestre), Dryas octopetala, (il noto camedrio alpino tipico dei ghiaioni alpini e prealpini), Rumex scutatus (romice scudato), Dianthus monspessulanus subsp. Waldsteinii (garofano di bosco), Gypsophila repens (gipsofila strisciante) e le rare Chondrilla chondrilloides (lattugaccio dei torrenti)  e Minuartia capillacea (minuartia capillare).
Notevole anche la presenza di specie di salici tipici dei greti e delle aree ripariali fra i quali spiccano soprattutto Salix eleagnos (salice ripaiolo) e S. purpura (salice rosso). Questi costituiscono la componente principale dell’habitat d’interesse comunitario denominato “fiumi alpini con vegetazione riparia legnosa a Salix eleagnos” ( cod. 3240).

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