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Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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HOMEPAGE DELLA Z.P.S. MAGREDI DI PORDENONE
I LUOGHI INTERESSATI DAL PROGETTO
IL PIANO DI GESTIONE
GLI HABITAT DEI MAGREDI DI PORDENONE
LA FLORA DEI MAGREDI DI PORDENONE
LA FAUNA DEI MAGREDI DI PORDENONE
IL PROCESSO PARTECIPATIVO

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Cottus gobio
Scazzone


Life Friuli Fens

PHYLUM

Vertebrata

CLASSE

Osteychthyes

ORDINE

Scorpaeniformes

FAMIGLIA

Cottidae

SPECIE

Cottus gobio (Linnaeus, 1758)

LEGISLAZIONE A TUTELA DELLA SPECIE

 

Direttiva Habitat all.II

CARATTERISTICHE ECOLOGICHE

 

Specie bentonica di piccola taglia con capo grande largo e appiattito, pelle nuda o coperta di piccolissime spine, pinne molto sviluppate e quelle dorsali molto ravvicinate. Lo scazzone è territoriale e poco incline agli spostamenti. Necessita di acque limpide, fredde e ben ossigenate a fondo ciottoloso e ghiaioso. La riproduzione avviene tra marzo e maggio; la femmina depone poche centinaia di uova in una buca scavata e ripulita dal maschio sotto i sassi. Nelle popolazioni di risorgiva ci possono essere più deposizioni per stagione riproduttiva. Si nutre di invertebrati bentonici (larve di insetti, crostacei ed anellidi), detrito vegetale e talvolta anche di piccoli pesci. La specie è in decremento e le cause sono da ricercare nell'alterazione degli alvei fluviali, nell'inquinamento dei corsi d'acqua, nelle eccessive captazioni idriche e nei massicci ripopolamenti con salmonidi (forte impatto in termini di predazione).

Trend Magredi

1995 Stabile
2007 Stabile

 

Distribuzione Magredi

1995 Comune
2007 Comune

VULNERABILITÀ

 

Status IUCN

a minor rischio

Criticità zona

Presente equamente in zona e nel territorio nazionale

Fragilità ecologica

Media

RELAZIONI CON GLI HABITAT

 

GENERALE

• AC6

FIUMI DI RISORGIVA ED ALTRI CORSI D’ACQUA CON VEGETAZIONE SOMMERSA RADICANTE (3260)
Ranunculion fluitantis Neuhaeusl 1959

MINACCE PER LA SPECIE

 

• 110

USO DI PESTICIDI

 
 

Lo scazzone necessita di acque pure e ben ossigenate ed è una specie molto sensibile e vulnerabile ad ogni forma di inquinamento idrico ( pesticidi e fitofarmaci lavati dalle piogge, ecc.).

alto rischio

• 120

FERTILIZZAZIONE

 
 

L'eutrofizzazione, conseguente all'uso di fertilizzanti, può avere effetti dannosi sulle specie acquatiche.

medio rischio

• 130

IRRIGAZIONE

 
 

Lo scazzone è molto sensibile alle alterazioni della qualità ambientale, ed in particolare alle artificializzazioni degli alvei ed alle alterazioni del letto in cui vive. La specie necessita infatti di un substrato ciottoloso per la deposizione.

alto rischio

• 220

PESCA SPORTIVA

 
 

Gli stadi giovanili dello scazzone possono essere predati da trote (Salmo [trutta] trutta) immesse in modo massiccio per la pesca sportiva.

alto rischio

• 300

ESTRAZIONE DI SABBIA E GHIAIA

 
 

Lo scazzone è molto sensibile alle alterazioni della qualità ambientale, ed in particolare alle artificializzazioni degli alvei ed alle alterazioni del letto in cui vive. La specie necessita infatti di un substrato ciottoloso per la deposizione.

alto rischio

• 701

INQUINAMENTO: INQUINAMENTO DELL'ACQUA

 
 

Lo scazzone necessita di acque pure e ben ossigenate ed è una specie molto sensibile e vulnerabile ad ogni forma di inquinamento idrico (scarichi industriali, pesticidi e fitofarmaci lavati dalle piogge, ecc.).

alto rischio

• 830

CANALIZZAZIONE

 
 

Lo scazzone è molto sensibile alle alterazioni della qualità ambientale, ed in particolare alle artificializzazioni degli alvei ed alle alterazioni del letto in cui vive. La specie necessita infatti di un substrato ciottoloso per la deposizione.

alto rischio

• 853

MODIFICHE DEL FUNZIONAMENTO IDROGRAFICO IN GENERALE: GESTIONE DEL LIVELLO IDROMETRICO

 
 

Prelievi di acqua per uso industriale, agricolo e domestico se effettuati in modo eccessivo possono mandare in secca i corsi d'acqua, in modo particolare durante le stagioni estive, sottraendo habitat idonei alla specie.

alto rischio

• 966

RELAZIONI FAUNISTICHE INTERSPECIFICHE: ANTAGONISMO DOVUTO ALL'INTRODUZIONE DI SPECIE

 
 

Gli stadi giovanili dello scazzone vengono predati da specie alloctone come ad esempio il pesce gatto (Ictalurus melas).

medio rischio

MISURE DI CONSERVAZIONE

 

INCENTIVAZIONI E INDENNITÀ

• IN1

Incentivazione per la riduzione dell'uso dei prodotti fitosanitaria a favore dell'agricoltura biologica e integrata

• IN4

Realizzazione di impianti di fitodepurazione

• IN9

Incentivi per il ripristino e la manutenzione degli ambienti ripariali

• IN11

Indennizzi relativi ai vincoli sull'impiego di fertilizzanti nei comuni al di fuori delle aree vulnerabili ai sensi della norma collegata alla direttiva nitrati

PROGRAMMI DI MONITORAGGIO E/O RICERCA

• MR10

Monitoraggio della fauna ittica

• MR13

Sviluppo di un sistema di indicatori biologici e relativi monitoraggi

• MR14

Monitoraggio dei corpi idirici: corsi d'acqua secondari non censiti (rogge di risorgiva) e delle raccolte d'acqua (polle, fossi, stagni).

• MR15

Monitoraggio ed elaborazione di un disciplinare per un corretto uso delle acque

PROGRAMMI DIDATTICI

• PD1

Sensibilizzazione operatori economici locali: agricoltori e allevatori

• PD3

Sensibilizzazione e formazione di cacciatori e pescatori sportivi

• PD6

Programma di informazione e sensibilizzazione della popolazione

• PD8

Formazione specifica per i monitoraggi degli habitat e delle specie di flora e fauna rivolta a personale della regione e della provincia

REGOLAMENTAZIONI

• RE3

Conversione delle colture fortemente “energivore”, “idrovore “ e ad elevato impatto ambientale

• RE4

Riduzione dell'impatto dei prodotti fitosanitari e protocolli relativi alla pratica dell'agricoltura integrata

• RE5

Regolamentazione dell'impiego di fertilizzanti e divieto di spargimento di liquami o altre sostanze organiche

• RE9

Manuntenzione e gestione degli ambienti ripariali

• RE20

Divieto e regolamentazione di immissioni ittiche a scopo alieutico

• RE22

Divieto di realizzazione di nuovi impianti di itticoltura di acqua dolce o di pesca sportiva

• RE24

Divieto di costruzione di nuove centrali idroelettriche

• RE27

Regolamentazione e disciplina del prelievo delle ghiaie in alveo

BIBLIOGRAFIA

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I pesci delle acque interne italiane.
Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

Bianco, P. G. 1995
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Stoch, F., Paradisi, S. & Buda Dancevich, M. 1995
Carta ittica del Friuli Venezia Giulia.
Ente tutela pesca Friuli Venezia Giulia.

Zerunian, S. & Taddei, A.R. 1996
Pesci delle acque interne italiane: status attuale e problematiche di conservazione.
Settore Diversità Biologica WWF Italia.

Zerunian, S. 2002
Iconografia dei pesci delle acque Interne d'Italia.
Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio -Unione Zoologica Italiana.

Pretty, J. L., Harrison, S. S. C., Shepherd, D. J., Smith, C., Hildrew, A. G. & Hey, R. D. 2003
River rehabilitation and fish populations: assessing the benefit of instream structures.
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Influence of female age, body size, and environmental conditions on annual egg production of the bullhead.
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Davey, A. J. H., Hawkins, S. J., Turner, G. F. & Doncaster, C. P. 2005
Size-dependent microhabitat use and intraspecific competition in Cottus gobio.
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Knaepkens, G., Baekelandt, K. & Eens, M. 2005
Assessment of the movement behaviour of the bullhead (Cottus gobio), an endangered European freshwater fish.
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