.

(1) Boschi mesofili di Lestans - S.Fabian ®

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

RITORNA ALLA HOMEPAGE GENERALE DEL SITO
HOMEPAGE DELLA Z.P.S. MAGREDI DI PORDENONE
I LUOGHI INTERESSATI DAL PROGETTO
IL PIANO DI GESTIONE
GLI HABITAT DEI MAGREDI DI PORDENONE
LA FLORA DEI MAGREDI DI PORDENONE
LA FAUNA DEI MAGREDI DI PORDENONE
IL PROCESSO PARTECIPATIVO

.

ritorna alla pagina precedente

.

NATURA 2000

92A0
Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba

 

HABITAT FVG

BU5
Boschi ripari planiziali dominati da Salix alba e/o Populus nigra

 

SINTASSONOMIA

Salicetum albae Issl. 1926

DESCRIZIONE

 

Si tratta di boschi ripari a distribuzione europea che si sviluppano nel piano basale e collinare (< 500 m) su depositi alluvionali ghiaiosi e sabbiosi. La vegetazione, ancora ripariale, assume una struttura boschiva pluristratificata o multiflora nel sistema fluviale medio ed inferiore in cui la stabilizzazione dei sedimenti ed una certa presenza di suolo favoriscono la presenza di specie arboree (legni teneri) quali Populus nigra e Salix alba. Salix alba è quasi esclusivo della zona più interna, mentre il più termofilo pioppo nero è concentrato nella fascia planiziale.

BIOGEOGRAFIA

 

Regione

Eurosiberiana

Subregione

Alpino-Caucasica

Provincia

Appennino-Balcanica

Settore

Padano

Subsettore

Alta pianura

ECOLOGIA

 

Clima regionale

Temperato

Litologia

Alluvioni calcaree

Suolo

Alluvionale più o meno ricco in depositi organici o minerali

Geomorfologia

inclinazione pianeggiante

Bioclima

termotipo supratemperato
ombrotipo iperumido/umido

Vegetazione

Azonale

Vulnerabilità

Mediamente vulnerabile

Resilienza

Habitat ricostituibile in tempi molto lunghi (75-150 anni)

MINACCE PER L'HABITAT

 

• 165

GESTIONE FORESTALE: PULIZIA SOTTOBOSCO

medio rischio

 

Questa pressione può indurre danni alle specie igrofile del sottobosco.

 

• 166

GESTIONE FORESTALE: RIMOZIONE PIANTE MORTE O MORIENTI

medio rischio

 

Le piante morte rientrano nel ciclo naturale del bosco e il loro asporto può creare anche fenomeni di impatto sulla flora del sottobosco.

 

• 300

ESTRAZIONE DI SABBIA E GHIAIA

medio rischio

 

L'estrazione della ghiaie e la conseguente modifica dell'idrodinamica possono interferire con il normale sviluppo della vegetazione arborea.

 

• 623

ATTIVITÀ SPORTIVE E DIVERTIMENTI ALL'APERTO: VEICOLI MOTORIZZATI

medio rischio

 

La presenza di veicoli motorizzati induce un rimaneggiamento delle ghiaie che danneggia la vegetazione.

 

• 730

MANOVRE MILITARI

medio rischio

 

Le manovre militari con mezzi cingolati inducono un continuo rimaneggiamento del substrato che danneggia la vegetazione.

 

• 803

DISCARICHE, BONIFICHE E PROSCIUGAMENTI IN GENERE: RIEMPIMENTO DI FOSSI, CANALI, STAGNI, SPECCHI D'ACQUA, PALUDI O TORBIERE

basso rischio

 

Il cambiamento del regime idrico può indurre modifiche alla disponiblità, qualità e quantità di acqua e al conseguente impatto sulle specie che dipendono da un delicato equilibrio idrico.

 

• 853

MODIFICHE DEL FUNZIONAMENTO IDROGRAFICO IN GENERALE: GESTIONE DEL LIVELLO IDROMETRICO

medio rischio

 

Il cambiamento del regime idrico può indurre modifiche alla disponibilità, qualità e quantità di acqua e al conseguente impatto sulle specie che dipendono da un delicato equilibrio idrico.

 

• 900

EROSIONE

medio rischio

 

I fenomeni erosivi possono intaccare le alluvioni stabilizzate che ospitano questi boschi.

 

• 910

INTERRAMENTO

medio rischio

 

Fenomeni di interramento possono drasticamente influire su questo habitat, caratterizzato da un preciso equilibrio idrico, e favorire la ruderalizzazione del sottobosco.

 

• 941

CATASTROFI NATURALI: INONDAZIONE

medio rischio

 

Fenomeni di inondazione possono rimaneggiare le alluvioni ed eliminare lembi di cenosi boschive.

 

• 954

EVOLUZIONE DELLE BIOCENOSI: INVASIONE DI UNA SPECIE

alto rischio

 

In questi boschi sono da contenere ed eradicare specie esotiche invasive quali ad es. Amorpha fruticosa.

 

MISURE DI CONSERVAZIONE

 

Interventi attivi

• IA9

Interventi attivi

• IA15

Controllo ed eradicazione delle specie alloctone

Incentivazioni e indennità

• IN3

Incentivazioni e indennità

• IN9

Incentivi per il ripristino e la manutenzione degli ambienti ripariali

• IN10

Indennizzi connessi ai vincoli relativi alle utilizzazioni forestali

Programmi di monitoraggio e/o ricerca

• MR11

Programmi di monitoraggio e/o ricerca

• MR12

Monitoraggio delle specie floristiche e faunistiche alloctone e del fenomeno del randagismo

• MR14

Monitoraggio dei corpi idirici: corsi d'acqua secondari non censiti (rogge di risorgiva) e delle raccolte d'acqua (polle, fossi, stagni).

• MR15

Monitoraggio ed elaborazione di un disciplinare per un corretto uso delle acque

• MR16

Monitoraggio delle proprietà relative a superfici coltivate in area esondabile

Programmi didattici

• PD6

Programmi didattici

• PD8

Formazione specifica per i monitoraggi degli habitat e delle specie di flora e fauna rivolta a personale della regione e della provincia

Regolamentazioni

• RE2

Regolamentazioni

• RE9

Manuntenzione e gestione degli ambienti ripariali

• RE13

Regolamentazione delle utilizzazioni forestali

• RE18

Divieto di immissione di specie animali e vegetali alloctone e regolamenti per il controllo della vegetazione alloctona e ruderale

• RE24

Divieto di costruzione di nuove centrali idroelettriche

• RE27

Regolamentazione e disciplina del prelievo delle ghiaie in alveo

BIBLIOGRAFIA

Poldini L. 1989
La vegetazione del Carso Isontino e Triestino.
Ed. Lint, 315 pp., Trieste.

Pedrotti F., Gafta D. 1996
Ecologia delle foreste ripariali e paludose dell'Italia.
L'uomo e l'ambiente 23, Università degli Studi di Camerino.

Del Favero R., Poldini L., Bortoli P.L., Dreossi G., Lasen C., Vanone G. 1998
La vegetazione forestale e la selvicoltura nella regione Friuli-Venezia Giulia.
Reg. Auton. Friuli-Venezia Giulia, Direz. Reg. delle Foreste, Servizio Selvicoltura, 1: 440 pp., 2: 1-303, I-LIII, 61 grafici, Udine.

space

.

ritorna alla pagina precedente

.