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Magredo primitivo - S.Zanini ©

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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HOMEPAGE DELLA Z.P.S. MAGREDI DI PORDENONE
I LUOGHI INTERESSATI DAL PROGETTO
IL PIANO DI GESTIONE
GLI HABITAT DEI MAGREDI DI PORDENONE
LA FLORA DEI MAGREDI DI PORDENONE
LA FAUNA DEI MAGREDI DI PORDENONE
IL PROCESSO PARTECIPATIVO

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IL PIANO DI GESTIONE

Come ribadito dalla Legge regionale n° 7/2008, il Piano di Gestione dei Siti Natura 2000 è uno strumento di pianificazione ambientale al quale la Regione ricorre per perseguire le finalità della Direttiva Habitat e in particolare le seguenti priorità:

a) rilevare le esigenze ecologiche degli habitat e delle specie di interesse comunitario, nonché le pressioni antropiche che ne minacciano l’integrità e la conservazione in uno stato soddisfacente;

b) individuare le misure di conservazione regolamentari, amministrative e contrattuali finalizzate alla tutela degli habitat e delle specie di interesse comunitario;

c) individuare le misure di gestione attiva, di monitoraggio e ricerca, di incentivazione e di divulgazione a fini didattici e formativi;

d) garantire l’integrazione degli obiettivi ambientali nella pianificazione territoriale;

e) individuare l’uso delle risorse finalizzandolo alle esigenze di tutela e valorizzazione del sito.

 

La bozza del piano di gestione redatta dal Servizio tutela ambienti naturali e fauna verrà discussa nell’ambito del processo partecipativo con i portatori d’interesse e le varie Amministrazioni locali interessate. La bozza è stata sviluppata facendo specifico riferimento alle indicazioni del “Manuale delle linee guida per la redazione dei piani di gestione dei siti Natura 2000” del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed a quelle del Progetto pilota S.A.R.A. (Sistema Aree Regionali Ambientali) attivato nel 2006 al fine di individuare, fra l’altro, anche un metodo comune per la redazione dei piani di gestione della Regione Friuli Venezia Giulia.
Nel Manuale del Ministero vengono indicate le linee generali per la redazione dei piani di gestione relativi a SIC e ZPS a livello nazionale; essi devono comprendere una preliminare e dettagliata analisi del contesto territoriale e socio economico, ed un’analisi delle specie, degli habitat e delle relative minacce al fine di giungere all’individuazione delle misure di conservazione necessarie. Il progetto regionale S.A.R.A. ha prodotto il Piano di gestione pilota della ZPS “Laguna di Grado e Marano” a cui si è fatto costante riferimento.


 

IL PERCORSO DI ELABORAZIONE DELLA BOZZA DI PIANO
Più precisamente le fasi preliminari che hanno portato alla redazione della bozza di piano hanno seguito due percorsi principali e paralleli: da un lato le Università di Udine e Trieste hanno effettuato le analisi sullo stato dell’ambiente e sulle minacce e le pressioni antropiche a carico di habitat e specie di interesse comunitario e regionale; contemporaneamente il Servizio tutela ambienti naturali e fauna, sulla base dei dati elaborati, ha individuato le principali strategie ed obiettivi da tradursi nelle misure di conservazione necessarie alla tutela delle specie e degli habitat presenti nella ZPS al fine di giungere agli obiettivi fissati dalle due principali Direttive di riferimento (“Habitat” e “Uccelli”).

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LE MISURE DI CONSERVAZIONE

LE MISURE DI CONSERVAZIONE

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IL DIAGRAMMA DI FLUSSO

IL DIAGRAMMA DI FLUSSO

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IL GRUPPO DI LAVORO

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