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Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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HOMEPAGE DELLA Z.P.S. MAGREDI DI PORDENONE
I LUOGHI INTERESSATI DAL PROGETTO
IL PIANO DI GESTIONE
GLI HABITAT DEI MAGREDI DI PORDENONE
LA FLORA DEI MAGREDI DI PORDENONE
LA FAUNA DEI MAGREDI DI PORDENONE
IL PROCESSO PARTECIPATIVO

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Rana lessonae
Rana di Lessona


www.gadyiplazypolski.amend.pl

PHYLUM

Vertebrata

CLASSE

Amphibia

ORDINE

Anura

FAMIGLIA

Ranidae

SPECIE

Rana (Pelophylax) lessonae (Camerano, 1882)

LEGISLAZIONE A TUTELA DELLA SPECIE

 

Direttiva Habitat all.IV
Convenzione di Berna all.III
Legge regionale 9/2007

CARATTERISTICHE ECOLOGICHE

 

A differenza di altre specie di anfibi che visitano gli specchi d'acqua solo per riprodursi, la Rana (Pelophylax) lessonae è strettamente legata all'ambiente acquatico anche negli altri periodi dell'anno. Non si mostra esigente riguardo il tipo di corpo d'acqua: pur prediligendo pozze e stagni, è in grado di colonizzare tutte le acque permanenti come quelle dei laghetti ricchi di vegetazione, comprese le rive poco profonde dei grandi laghi. Inoltre, rispetto alla più comune rana verde, è particolarmente legata agli stagni presenti presso le torbiere, i boschi e i prati umidi. Il periodo riproduttivo va dalla primavera all'inizio dell'estate. Ciascuna femmina, a seconda della taglia, depone fino a 4500 uova, per lo più suddivise in più masse gelatinose ancorate alla vegetazione acquatica. Dieta costituita in gran parte di insetti, ma anche di lumache, vermi e talvolta addirittura di altri anfibi.

Trend Magredi

2007 Stabile

 

Distribuzione Magredi

1999 Comune
2007 Comune

VULNERABILITÀ

 

Status IUCN

a minor rischio

Criticità zona

Presente equamente in zona e nel territorio nazionale

Fragilità ecologica

Bassa

RELAZIONI CON GLI HABITAT

 

ADULTO

• UP5

TORBIERE BASSE ALCALINE CON MODERATO APPORTO IDRICO PLANIZIALI E COLLINARI DOMINATE DA SCHOENUS NIGRICANS (7230)
Erucastro-Schoenetum nigricantis Poldini 1973 em. Sburlino et Ghirelli 1994 scorzoneretosum humilis Sburlino et Ghirelli 1994

• UC11

VEGETAZIONI SU SUOLI A FORTE IMBIBIZIONE D'ACQUA DOLCE E DELLE OLLE DI RISORGIVA DOMINATE DA CLADIUM MARISCUS (7210)
Mariscetum serrati Zobrist 1953

• AF7

SPECCHI D’ACQUA POCO PROFONDI CON OSCILLAZIONI DI LIVELLO A VEGETAZIONE RADICANTE (3260)
Ranunculion aquatilis Passarge 1964

• AC6

FIUMI DI RISORGIVA ED ALTRI CORSI D’ACQUA CON VEGETAZIONE SOMMERSA RADICANTE (3260)
Ranunculion fluitantis Neuhaeusl 1959

• UP7

TORBIERE BASSE ALCALINE SUBALPINE DOMINATE DA CAREX DAVALLIANA (7230)
Caricetum davallianae Dutoit 1924 em. Görs 1963

• UP4

TORBIERE BASSE ALCALINE CON ALTO APPORTO IDRICO DELLA PIANURA DOMINATE DA SCHOENUS NIGRICANS (7230)
Erucastro-Schoenetum nigricantis Poldini 1973 em. Sburlino et Ghirelli 1994

LARVA

• AF7

SPECCHI D’ACQUA POCO PROFONDI CON OSCILLAZIONI DI LIVELLO A VEGETAZIONE RADICANTE (3260)
Ranunculion aquatilis Passarge 1964

• AC6

FIUMI DI RISORGIVA ED ALTRI CORSI D’ACQUA CON VEGETAZIONE SOMMERSA RADICANTE (3260)
Ranunculion fluitantis Neuhaeusl 1959

• UC11

VEGETAZIONI SU SUOLI A FORTE IMBIBIZIONE D'ACQUA DOLCE E DELLE OLLE DI RISORGIVA DOMINATE DA CLADIUM MARISCUS (7210)
Mariscetum serrati Zobrist 1953

• UP4

TORBIERE BASSE ALCALINE CON ALTO APPORTO IDRICO DELLA PIANURA DOMINATE DA SCHOENUS NIGRICANS (7230)
Erucastro-Schoenetum nigricantis Poldini 1973 em. Sburlino et Ghirelli 1994

• UP5

TORBIERE BASSE ALCALINE CON MODERATO APPORTO IDRICO PLANIZIALI E COLLINARI DOMINATE DA SCHOENUS NIGRICANS (7230)
Erucastro-Schoenetum nigricantis Poldini 1973 em. Sburlino et Ghirelli 1994 scorzoneretosum humilis Sburlino et Ghirelli 1994

• UP7

TORBIERE BASSE ALCALINE SUBALPINE DOMINATE DA CAREX DAVALLIANA (7230)
Caricetum davallianae Dutoit 1924 em. Görs 1963

MINACCE PER LA SPECIE

 

• 110

USO DI PESTICIDI

 
 

Insetticidi, funghicidi e anticrittogamici possono agire direttamente sul sistema endocrino degli anfibi, alterandone oogenesi e meccanismi di differenziazione del sesso.

alto rischio

• 120

FERTILIZZAZIONE

 
 

È stato dimostrato che l'eutrofizzazione, conseguente all'utilizzo di fertilizzanti, può aumentare la trasmissione di patogeni dai molluschi agli anfibi. Tali agenti patogeni causano malformazioni negli anfibi e aumentano la mortalità.

medio rischio

• 151

SISTEMAZIONE FONDIARIA: RIMOZIONE DI SIEPI E BOSCHETTI

 
 

La riduzione della vegetazione spontanea lungo i fossi, i campi agricoli e i confini di proprietà porta all' inaridimento della zona e alla conseguente scomparsa di siti di rifugio che permetterebbero altresì agli anfibi di evitare l'esposizione prolungata a condizioni climatiche non idonee durante gli spostamenti.

medio rischio

• 164

GESTIONE FORESTALE: TAGLIO RASO

 
 

Il taglio raso del bosco, così come l'incendio, causa la diminuzione della complessità strutturale del suolo, l' alterazione del microclima e l'aumento delle fluttuazioni giornaliere della temperatura. L'aumentata aridità influenza negativamente la distribuzione, l'abbondanza e la ricchezza di anfibi. Tutti questi effetti possono perdurare molto a lungo dopo che il taglio o l'incendio è avvenuto. I disboscamenti non sono oggigiorno frequenti nella nostra regione dove si sta verificando piuttosto un ampliamento delle aree boscate.

medio rischio

• 701

INQUINAMENTO: INQUINAMENTO DELL'ACQUA

 
 

Essendo la specie legata all'ambiente acquatico durante l'intero ciclo biologico, l'inquinamento dei corpi d'acqua risulta una minaccia rilevante per la sua sopravvivenza. Studi scientifici hanno dimostrato che la presenza di pesticidi organoclorici nelle acque (pozze, stagni, etc.) può determinare il manifestarsi di malformazioni e malattie infettive nei girini (Fagotti et al., 2005).

alto rischio

• 800

DISCARICHE, BONIFICHE E PROSCIUGAMENTI IN GENERE

 
 

La scomparsa di ecosistemi limnici, anche ad invaso temporaneo o di piccola estensione, ha provocato la riduzione nella consistenza di molte popolazioni di anfibi ed eliminando molti siti riproduttivi. Le popolazioni finiscono così per essere isolate e quindi più vulnerabili.

alto rischio

• 966

RELAZIONI FAUNISTICHE INTERSPECIFICHE: ANTAGONISMO DOVUTO ALL'INTRODUZIONE DI SPECIE

 
 

Fra le specie alloctone predatrici di larve di anfibi anuri vi sono: pesce gatto (Ictalurus melas) e persico trota (Micropterus salmoides), ma anche ciprinidi come sanguinerole (Phoxinus phoxinus), scardole (Scardinius erythropthalmus), cavedani (Leuciscus cephalus) e pesci rossi. Essi, introdotti accidentalmente in piccoli invasi, interferiscono pesantemente con il successo riproduttivo degli anfibi predando le larve che nuotano libere nell'acqua.

alto rischio

MISURE DI CONSERVAZIONE

 

INTERVENTI ATTIVI

• IA9

Acquisizione di terreni agricoli in aree umide per il recupero di rogge, torbiere e aree ripariali esondabili

• IA10

Interventi di ripristino di prati umidi e torbiere

• IA11

Interventi per la creazione e manutenzione di laghetti, pozze, stagni e fossati

• IA15

Controllo ed eradicazione delle specie alloctone

INCENTIVAZIONI E INDENNITÀ

• IN1

Incentivazione per la riduzione dell'uso dei prodotti fitosanitaria a favore dell'agricoltura biologica e integrata

• IN2

Conversione dei seminativi, mantenimento dei prati, dei pascoli e delle fasce inerbite

• IN4

Realizzazione di impianti di fitodepurazione

• IN8

Incentivi per la costituzione e mantenimento di stagni e laghetti

• IN11

Indennizzi relativi ai vincoli sull'impiego di fertilizzanti nei comuni al di fuori delle aree vulnerabili ai sensi della norma collegata alla direttiva nitrati

PROGRAMMI DI MONITORAGGIO E/O RICERCA

• MR9

Monitoraggio delle specie di mammiferi, anfibi, rettili e invertebrati con particolare riferimento alle specie elencate nelle schede dei sic presenti all'interno della zps

• MR12

Monitoraggio delle specie floristiche e faunistiche alloctone e del fenomeno del randagismo

• MR13

Sviluppo di un sistema di indicatori biologici e relativi monitoraggi

• MR14

Monitoraggio dei corpi idirici: corsi d'acqua secondari non censiti (rogge di risorgiva) e delle raccolte d'acqua (polle, fossi, stagni).

• MR15

Monitoraggio ed elaborazione di un disciplinare per un corretto uso delle acque

• MR16

Monitoraggio delle proprietà relative a superfici coltivate in area esondabile

PROGRAMMI DIDATTICI

• PD1

Sensibilizzazione operatori economici locali: agricoltori e allevatori

• PD2

Azioni informative sull' adesione a sistemi di certificazione di sostenibilità ambientale in pioppicoltura promosse dalla regione friuli venezia giulia

• PD3

Sensibilizzazione e formazione di cacciatori e pescatori sportivi

• PD6

Programma di informazione e sensibilizzazione della popolazione

• PD8

Formazione specifica per i monitoraggi degli habitat e delle specie di flora e fauna rivolta a personale della regione e della provincia

REGOLAMENTAZIONI

• RE1

Conservazione prati stabili

• RE3

Conversione delle colture fortemente “energivore”, “idrovore “ e ad elevato impatto ambientale

• RE4

Riduzione dell'impatto dei prodotti fitosanitari e protocolli relativi alla pratica dell'agricoltura integrata

• RE5

Regolamentazione dell'impiego di fertilizzanti e divieto di spargimento di liquami o altre sostanze organiche

• RE8

Divieto di tombinatura dei fossi e delle roggie

• RE9

Manuntenzione e gestione degli ambienti ripariali

• RE10

Divieto di nuovi interventi di riordino fondiario e bonifica all'interno del perimetro della zps

• RE18

Divieto di immissione di specie animali e vegetali alloctone e regolamenti per il controllo della vegetazione alloctona e ruderale

• RE20

Divieto e regolamentazione di immissioni ittiche a scopo alieutico

• RE22

Divieto di realizzazione di nuovi impianti di itticoltura di acqua dolce o di pesca sportiva

• RE24

Divieto di costruzione di nuove centrali idroelettriche

BIBLIOGRAFIA

The Amphibiaweb Database
https://amphibiaweb.org

The Global Amphibian Assessment (GAA)
https://www.globalamphibians.org

Lapini, L., Dall'Asta, A., Bressi, N., Dolce, S. & Pellarini, P. 1999
Atlante corologico degli Anfibi e dei Rettili del Friuli Venezia Giulia.
Edizioni del Museo Friulano di Storia Naturale, Comune di Udine.

Holenweg, A.-K. & Reyer, H.-U. 2000
Hibernation behavior of Rana lessonae and R. esculenta in their natural habitat.
Oecologia, 123 (1): 41-47.

Scoccianti, C. 2004
Amphibians: threats and conservation
Ital.J.Zool., 71(1): 9-15.

Fagotti, A., Morosi, L., Di Rosa, I., Clarioni, R., Simoncelli, F., Pascolini, R., Pellegrino, R., Guex, G.-D. & Hotz, H. 2005
Bioaccumulation of organochlorine pesticides in frogs of the Rana esculenta complex in central Italy.
Amphibia Reptilia, 26 (1): 93-104

A.A.V.V. 2007
Salvaguardia dell'erpetofauna nel Territorio di Alpe-Adria. Un contributo della Regione Friuli Venezia Giulia a favore della biodiversità.
Direzione centrale delle risorse agricole, naturali, forestali e montagna-Ufficio studi faunistici. Udine.

Johnson P.T.J., Chase J.M., Dosch K.L., Hartson R.B., Gross J.A., Larson D.J., Sutherland D.R., e Carpenter S.R. 2007
Aquatic eutrophication promotes pathogenic infection in amphibians
Proceedings of the National Academy of Sciences of the USA 104(40):15781-15786

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