Crucifera dai fiori bianchi (petali lunghi dai 6 ai 7 mm) che si raggruppano in racemi corimbosi. Il fusto è molto ramificato e nel suo insieme la specie ha un aspetto sferoidale. Specie a distribuzione pontico-pannonica, è presente in Italia solo in Friuli ed è stata introdotta, probabilmente, ad opera degli Ungari tra la fine del nono secolo e la metà del decimo secolo. Fiorisce principalmente tra maggio e giugno e forma delle “nuvolette” bianche che si stagliano sul verde cotico erboso compatto. Questa specie, una volta che il frutto è giunto a maturazione, si dissecca completamente e si distacca dal terreno, rotolando ad opera del vento sotto forma di cespuglio, permettendo così la disseminazione. La si rinviene soprattutto nei magredi più evoluti, dove il suolo è più sviluppato e si ha la formazione del ferretto; inoltre qualche esemplare lo si può trovare occasionalmente anche nelle praterie meno evolute. Nella ZPS la sua massima concentrazione è nell’area del Dandolo e nel SIC “Magredi di Tauriano”. I principali fattori che minacciano questa specie sono sia la riduzione del suo habitat, soprattutto per la creazione di nuovi seminativi, che l’eutrofizzazione dovuta allo spargimento di sostanze azotate. |