Si tratta di un fasianide terricolo e gregario dall’aspetto intermedio fra quello di una grossa quaglia e una femmina di fagiano comune ma con coda più corta. Nidifica in depressioni del terreno tra la fitta vegetazione preferenzialmente presso steppe, pascoli, prati naturali e secondariamente su terreni coltivati, medicai, incolti e margini inerbiti. Si ciba principalmente di semi di cereali, graminacee spontanee
e piante infestanti (gen. Polygonum). Durante la fase di alimentazione dei pulcini la dieta è costituita prevalentemente da uova e larve di insetti in preferenza di: formiche, afidi ed emitteri eterotteri. Originariamente in Friuli Venezia Giulia la starna era sedentaria e nidificante, molto comune e diffusa in tutti i territori adatti della pianura. Negli anni ’50-’60 del secolo scorso, si è evidenziato un marcato declino della specie. Successivamente, nonostante le immissioni effettuate dalle riserve di caccia, la specie si è fatta sempre più rara, per cui, piccoli nuclei riuscivano a sopravvivere solo negli ambienti più adatti. In provincia di Pordenone, anche se molto localizzata, la specie è sempre stata molto presente in alcune zone dei magredi che ne rappresentano uno degli habitat più tipici. L’amministrazione provinciale di Pordenone ha recentemente tentato un’iniziativa di ripopolamento in collaborazione con le locali
riserve di caccia. |