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Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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HOMEPAGE DELLA Z.P.S. MAGREDI DI PORDENONE
I LUOGHI INTERESSATI DAL PROGETTO
IL PIANO DI GESTIONE
GLI HABITAT DEI MAGREDI DI PORDENONE
LA FLORA DEI MAGREDI DI PORDENONE
LA FAUNA DEI MAGREDI DI PORDENONE
IL PROCESSO PARTECIPATIVO

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Anthus campestris
Calandro


Naturgeschichte der Vogel Mitteleuropas - J.F. Naumann (1905)

PHYLUM

Vertebrata

CLASSE

Aves

ORDINE

Passeriformes

FAMIGLIA

Motacillidae

SPECIE

Anthus campestris

LEGISLAZIONE A TUTELA DELLA SPECIE

 

Direttiva Uccelli all.I
Convenzione di Berna all.III
Legge regionale 9/2007

CARATTERISTICHE ECOLOGICHE

 

Il calandro è un uccello grande come il passero, più snello e con zampe e coda più lunghi. Il piumaggio è color sabbia e screziato simile a quello dell’allodola. E’ specie terricola, frequenta lande, zone incolte, cespuglieti aperti, praterie aride e sporadicamente i margini dei terreni coltivati. Similmente all’allodola nidifica nelle depressioni del suolo al riparo della vegetazione. E’ specie tipicamente insettivora; in Friuli è migratrice regolare e nidificante. Nei magredi giunge in primavera (aprile-metà maggio) quando può essere osservata in piccoli gruppi. La migrazione post riproduttiva è molto meno evidente e si protrae fino a metà settembre. Il canto, simile a quello di altri motacillidi, può essere emesso anche durante il volo. La deposizione delle 4-5 uova avviene in maggio; in alcuni casi ci sono probabilmente anche due covate. I magredi del Cellina sono anche per questa specie il sito più importante di nidificazione in regione. Alla famiglia dei motacillidi appartengono le più note: ballerina bianca, cutrettola e ballerina gialla.

Trend Magredi

2000-2004 Stabile

 

Distribuzione Magredi

2000-2004 Comune
1981-1986 Localizzata

VULNERABILITÀ

 

Status IUCN

Non valutato

Criticità zona

Presente equamente in zona e nel territorio nazionale

Periodo criticità

Nidificazione

Fragilità ecologica

Bassa

RELAZIONI CON GLI HABITAT

 

FORAGGIAMENTO

• PC8

PRATERIE EVOLUTE SU SUOLI FERRETTIZZATI DEI TERRAZZI FLUVIALI STABILIZZATI (MAGREDI) DELL'AVANTERRA ALPINO (62A0)
Chamaecytiso hirsuti-Chrysopogonetum grylli Pignatti ex Feoli Chiapella et Poldini 1993

• PC5

PRATERIE XEROFILE PRIMITIVE SU ALLUVIONI CALCAREE (MAGREDO) DELL'AVANTERRA (62A0)
Centaureo dichroanthae-Globularietum cordifoliae Pignatti 1953

• AA6

VEGETAZIONE ERBACEA DELLE GHIAIE DEL MEDIO CORSO DEI FIUMI (3220)
Leontodonto berinii-Chondrilletum T. Wraber 1965

• PC6

PRATERIE XEROFILE SEMI-EVOLUTE SUI PRIMI TERRAZZI ALLUVIONALI (MAGREDO) DELL'AVANTERRA ALPINO CON SCHOENUS NIGRICANS (62A0)
Schoeno nigricantis-Chrysopogonetum grylli Pignatti ex Feoli Chiapella et Poldini 1993

• PC10

PRATERIE EVOLUTE SU SUOLO CALCAREO DELLE PREALPI (62A0)
Gladiolo palustris-Molinietum arundinaceae Poldini et Feoli Chiapella in Feoli Chiapella et Poldini 1993

RIPRODUZIONE

• PC5

PRATERIE XEROFILE PRIMITIVE SU ALLUVIONI CALCAREE (MAGREDO) DELL'AVANTERRA (62A0)
Centaureo dichroanthae-Globularietum cordifoliae Pignatti 1953

• PC10

PRATERIE EVOLUTE SU SUOLO CALCAREO DELLE PREALPI (62A0)
Gladiolo palustris-Molinietum arundinaceae Poldini et Feoli Chiapella in Feoli Chiapella et Poldini 1993

• AA6

VEGETAZIONE ERBACEA DELLE GHIAIE DEL MEDIO CORSO DEI FIUMI (3220)
Leontodonto berinii-Chondrilletum T. Wraber 1965

• PC6

PRATERIE XEROFILE SEMI-EVOLUTE SUI PRIMI TERRAZZI ALLUVIONALI (MAGREDO) DELL'AVANTERRA ALPINO CON SCHOENUS NIGRICANS (62A0)
Schoeno nigricantis-Chrysopogonetum grylli Pignatti ex Feoli Chiapella et Poldini 1993

• PC8

PRATERIE EVOLUTE SU SUOLI FERRETTIZZATI DEI TERRAZZI FLUVIALI STABILIZZATI (MAGREDI) DELL'AVANTERRA ALPINO (62A0)
Chamaecytiso hirsuti-Chrysopogonetum grylli Pignatti ex Feoli Chiapella et Poldini 1993

MINACCE PER LA SPECIE

 

• 101

COLTIVAZIONE: MODIFICA DALLE PRATICHE COLTURALI

 
 

La specie durante alcune fasi del proprio ciclo biologico può sfruttare in parte le campagne ricche di siepi e di prati posti al margine dei magredi naturali, per cui risente degli interventi di riordino, bonifica e della conversione all'agricoltura intensiva riconducibile a tali azioni di riassetto territoriale.

medio rischio

• 110

USO DI PESTICIDI

 
 

Essendo specie tipicamente insettivora, l'utilizzo di pesticidi ha effetti significativi sulla catena trofica di cui questa specie fa parte.

medio rischio

• 140

PASCOLO

 
 

Il pascolo intensivo e concentrato durante il periodo riproduttivo ha un impatto significativo sul successo riproduttivo della specie.

basso rischio

• 141

PASCOLO: ABBANDONO DI SISTEMI PASTORALI

 
 

L'abbandono del pascolo, soprattutto quello transumante, in mancanza degli altri fattori naturali che bloccano la dinamica della vegetazione verso forme più evolute (esondazioni fluviali) porta a una lenta e graduale affermazione dei cespuglieti a discapito delle praterie aperte.

medio rischio

• 150

SISTEMAZIONE FONDIARIA

 
 

La semplificazione ambientale indotta dalle sistemazioni fondiarie hanno ridotto la disponibilità degli habitat frequentati da questa specie.

medio rischio

• 230

CACCIA

 
 

Tutte le specie simili all'allodola per abitudini e per aspetto sono potenzialmente a rischio per quanto riguarda l'attività venatoria irregolare.

medio rischio

• 623

ATTIVITÀ SPORTIVE E DIVERTIMENTI ALL'APERTO: VEICOLI MOTORIZZATI

 
 

E' una specie piuttosto rara che nidifica al suolo producendo mediamente una sola covata all'anno. Il Calandro sfrutta i magredi come territorio riproduttivo d'elezione per cui risulta molto vulnerabile al disturbo e ai danni generati dalle attività fuoristradistiche.

medio rischio

• 730

MANOVRE MILITARI

 
 

Le attività militari svolte soprattutto con mezzi pesanti (carri armati) limita fortemente la riproduzione di questa specie all'interno delle superfici di addestramento. Le esercitazioni dovrebbero quindi essere svolte su superfici circoscritte e ben delimitate utilizando sempre i medesimi tracciati per gli spostamenti dei mezzi che dovrebbero evitare i percorsi fuoristrada.

alto rischio

• 950

EVOLUZIONE DELLE BIOCENOSI

 
 

L'evoluzione della biocenosi e la tendenza della nemoralizazzione di alcune fasce di magredo è riconducibile alla minaccia n. 141 E 623 che come evidenziato nelle relative schede interferisce negativamente sugli habitat 62A0 e

medio rischio

• 967

RELAZIONI FAUNISTICHE INTERSPECIFICHE: ANTAGONISMO CON ANIMALI DOMESTICI

 
 

La presenza di cani vaganti durante il periodo riproduttivo ha un effetto di disturbo sulle specie che nidificano al suolo. Tali presenze sono riconducibili in particolare alle attività di addestramento cinofilo svolte dalle associazioni venatorie o alla conduzione di cani privi di guinzaglio da parte di altri privati, sopratutto nel fine settimana.

alto rischio

MISURE DI CONSERVAZIONE

 

INTERVENTI ATTIVI

• IA1

Recupero dei tracciati abusivi

• IA3

Acquisizione di terreni agricoli e di habitat naturali in ambiente magredile

• IA4

Manutenzione delle praterie magredili mediante decespugliamento o pascolo

• IA6

Ripristino delle praterie magredili recentemente compromesse od alterate

• IA7

Istituzione di un tavolo permanente con le autorità militari competenti

• IA18

Attività di vigilanza e prevenzione dei fenomeni di bracconaggio

INCENTIVAZIONI E INDENNITÀ

• IN1

Incentivazione per la riduzione dell'uso dei prodotti fitosanitaria a favore dell'agricoltura biologica e integrata

• IN2

Conversione dei seminativi, mantenimento dei prati, dei pascoli e delle fasce inerbite

PROGRAMMI DI MONITORAGGIO E/O RICERCA

• MR1

Atlante degli uccelli nidificanti

• MR2

Monitoraggio popolazioni degli uccelli nidificanti

• MR3

Mappaggio territori specie ornitiche nidificanti di all.i dir. 79/409/cee e di interesse per la conservazione

• MR6

Monitoraggio degli uccelli migratori, con particolare riferimento di all. i della dir. uccelli e dei migratori transahariani (inanellamento a scopo scientifico)

• MR12

Monitoraggio delle specie floristiche e faunistiche alloctone e del fenomeno del randagismo

• MR17

Monitoraggio dell'attività di pascolo sperimentale finalizzata al mantenimento degli ambienti magredili

• MR22

Monitoraggi specie-specifici per altre specie di fauna di interesse comunitario o naturalistico

PROGRAMMI DIDATTICI

• PD1

Sensibilizzazione operatori economici locali: agricoltori e allevatori

• PD3

Sensibilizzazione e formazione di cacciatori e pescatori sportivi

• PD5

Programma didattico di divulgazione e sensibilizzazione rivolti ai militari

• PD6

Programma di informazione e sensibilizzazione della popolazione

• PD8

Formazione specifica per i monitoraggi degli habitat e delle specie di flora e fauna rivolta a personale della regione e della provincia

REGOLAMENTAZIONI

• RE1

Conservazione prati stabili

• RE2

Divieto di dissodamento degli habitat di interesse comunitario e di habitat di specie

• RE4

Riduzione dell'impatto dei prodotti fitosanitari e protocolli relativi alla pratica dell'agricoltura integrata

• RE10

Divieto di nuovi interventi di riordino fondiario e bonifica all'interno del perimetro della zps

• RE12

Regolamentazione della transumanza e disciplina del pascolo

• RE16

Regolamentazione riguardante il divieto di passaggio dei veicoli a motore su percorsi fuoristrada

• RE19

Regolamentazione dell'attività cinofila e divieto relativo ai cani vaganti

• RE21

Regolamentazione dell'attività venatoria e della pesca

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