.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

RITORNA ALLA HOMEPAGE GENERALE DEL SITO
HOMEPAGE DELLA Z.P.S. MAGREDI DI PORDENONE
I LUOGHI INTERESSATI DAL PROGETTO
IL PIANO DI GESTIONE
GLI HABITAT DEI MAGREDI DI PORDENONE
LA FLORA DEI MAGREDI DI PORDENONE
LA FAUNA DEI MAGREDI DI PORDENONE
IL PROCESSO PARTECIPATIVO

.

ritorna alla pagina precedente

.

Hyla intermedia
Raganella italiana


Michela Bertoia ©

PHYLUM

Vertebrata

CLASSE

Amphibia

ORDINE

Anura

FAMIGLIA

Hylidae

SPECIE

Hyla intermedia (Arborea partim) (Boulenger, 1882)

LEGISLAZIONE A TUTELA DELLA SPECIE

 

Direttiva Habitat all.IV
Convenzione di Berna all.II
Legge regionale 9/2007

CARATTERISTICHE ECOLOGICHE

 

La raganella intermedia è un endemita italico la cui distribuzione è complementare a quella della raganella centroeuropea (Hyla arborea) di cui questa entità originariamente faceva parte e dalla quale ora è distinta come specie a sé stante. Nel territorio regionale le due specie sono introgresse, ma non sembra vi siano zone ibride attive tra le due entità. H.intermedia è mediamente più piccola di H.arborea e in genere sembra deporre le uova (qualche centinaio) un pò prima di H.arborea, cioè da marzo a maggio. I canti dei maschi possono essere uditi a diversi chilometri di distanza; le femmine selezionano in partner sulla base delle caratteristiche del canto. Frequenta stagni ricchi di canneti e piante sommerse, pozze ancora prive di vegetazione e corpi d'acqua temporanei. Le larve sono onnivore, per lo più detrittivore, mentre gli adulti sono predatori di artropodi, soprattutto insetti. Trascorre gran parte della vita sulla terraferma, soprattutto nel folto della vegetazione, passando in acqua solo il periodo riproduttivo. La specie è minacciata dalla scomparsa dei siti riproduttivi, dall'inquinamento chimico delle acque e dalla frammentazione e conseguente isolamento degli habitat e delle popolazioni.

Trend Magredi

2007 Stabile

 

Distribuzione Magredi

1999 Comune
2007 Comune

VULNERABILITÀ

 

Status IUCN

a minor rischio

Criticità zona

Presente equamente in zona e nel territorio nazionale

Fragilità ecologica

Bassa

RELAZIONI CON GLI HABITAT

 

ADULTO

• PU3

PRATERIE IGROFILE PLANIZIALI-COLLINARI DOMINATE DA MOLINIA CAERULEA (6410)
Plantagini altissimae-Molinietum caerulae (Pignatti 1953) Marchiori et Sburlino 1982

• OB4

VEGETAZIONI LIANOSE LUNGO I CORSI D’ACQUA (6430)
Convolvuletalia sepium R. Tx. 1950 em. Mucina 1993

• BU5

BOSCHI RIPARI PLANIZIALI DOMINATI DA SALIX ALBA E/O POPULUS NIGRA (92A0)
Salicetum albae Issl. 1926

• BU2

ARBUSTETI RIPARI PREALPINI DOMINATI DA SALIX ELEAGNOS (3240)
Salicetum incano-purpureae Sillinger 1933

• BU10

BOSCHI DOMINATI DA ALNUS GLUTINOSA (91E0)
Alnion glutinosae Malcuit 1929

• AA6

VEGETAZIONE ERBACEA DELLE GHIAIE DEL MEDIO CORSO DEI FIUMI (3220)
Leontodonto berinii-Chondrilletum T. Wraber 1965

• AF7

SPECCHI D’ACQUA POCO PROFONDI CON OSCILLAZIONI DI LIVELLO A VEGETAZIONE RADICANTE (3260)
Ranunculion aquatilis Passarge 1964

• AC6

FIUMI DI RISORGIVA ED ALTRI CORSI D’ACQUA CON VEGETAZIONE SOMMERSA RADICANTE (3260)
Ranunculion fluitantis Neuhaeusl 1959

• UC11

VEGETAZIONI SU SUOLI A FORTE IMBIBIZIONE D'ACQUA DOLCE E DELLE OLLE DI RISORGIVA DOMINATE DA CLADIUM MARISCUS (7210)
Mariscetum serrati Zobrist 1953

• UP4

TORBIERE BASSE ALCALINE CON ALTO APPORTO IDRICO DELLA PIANURA DOMINATE DA SCHOENUS NIGRICANS (7230)
Erucastro-Schoenetum nigricantis Poldini 1973 em. Sburlino et Ghirelli 1994

• UP5

TORBIERE BASSE ALCALINE CON MODERATO APPORTO IDRICO PLANIZIALI E COLLINARI DOMINATE DA SCHOENUS NIGRICANS (7230)
Erucastro-Schoenetum nigricantis Poldini 1973 em. Sburlino et Ghirelli 1994 scorzoneretosum humilis Sburlino et Ghirelli 1994

• UP7

TORBIERE BASSE ALCALINE SUBALPINE DOMINATE DA CAREX DAVALLIANA (7230)
Caricetum davallianae Dutoit 1924 em. Görs 1963

LARVA

• AC6

FIUMI DI RISORGIVA ED ALTRI CORSI D’ACQUA CON VEGETAZIONE SOMMERSA RADICANTE (3260)
Ranunculion fluitantis Neuhaeusl 1959

• AF7

SPECCHI D’ACQUA POCO PROFONDI CON OSCILLAZIONI DI LIVELLO A VEGETAZIONE RADICANTE (3260)
Ranunculion aquatilis Passarge 1964

• AA6

VEGETAZIONE ERBACEA DELLE GHIAIE DEL MEDIO CORSO DEI FIUMI (3220)
Leontodonto berinii-Chondrilletum T. Wraber 1965

MINACCE PER LA SPECIE

 

• 110

USO DI PESTICIDI

 
 

Insetticidi, funghicidi e anticrittogamici possono agire direttamente sul sistema endocrino degli anfibi, alterandone oogenesi e meccanismi di differenziazione del sesso.

alto rischio

• 120

FERTILIZZAZIONE

 
 

È stato dimostrato che l'eutrofizzazione, conseguente all'utilizzo di fertilizzanti, può aumentare la trasmissione di patogeni dai molluschi agli anfibi. Tali agenti patogeni causano malformazioni negli anfibi e aumentano la mortalità.

medio rischio

• 151

SISTEMAZIONE FONDIARIA: RIMOZIONE DI SIEPI E BOSCHETTI

 
 

La riduzione della vegetazione spontanea lungo i fossi, i campi agricoli e i confini di proprietà porta all' inaridimento della zona e alla conseguente scomparsa di siti di rifugio che permetterebbero altresì agli anfibi di evitare l'esposizione prolungata a condizioni climatiche non idonee durante gli spostamenti.

medio rischio

• 164

GESTIONE FORESTALE: TAGLIO RASO

 
 

Il taglio raso del bosco, così come l'incendio, causa la diminuzione della complessità strutturale del suolo, l' alterazione del microclima e l'aumento delle fluttuazioni giornaliere della temperatura. L'aumentata aridità influenza negativamente la distribuzione, l'abbondanza e la ricchezza di anfibi. Tutti questi effetti possono perdurare molto a lungo dopo che il taglio o l'incendio è avvenuto. I disboscamenti non sono oggigiorno frequenti nella nostra regione dove si sta verificando piuttosto un ampliamento delle aree boscate.

medio rischio

• 800

DISCARICHE, BONIFICHE E PROSCIUGAMENTI IN GENERE

 
 

La scomparsa di ecosistemi limnici, anche ad invaso temporaneo o di piccola estensione, ha provocato la riduzione nella consistenza di molte popolazioni di anfibi ed eliminando molti siti riproduttivi. Le popolazioni finiscono così per essere isolate e quindi più vulnerabili.

alto rischio

• 811

DRENAGGIO: GESTIONE DELLA VEGETAZIONE ACQUATICA E RIPARI PER SCOPI DI DRENAGGIO

 
 

Gli interventi di ripulitura delle sponde dalla vegetazione riparia compiuti con mezzi meccanici, risultano particolarmente distruttivi rispetto ad un habitat secondario utilizzato dalla specie durante alcuni periodi dell'anno.

medio rischio

• 966

RELAZIONI FAUNISTICHE INTERSPECIFICHE: ANTAGONISMO DOVUTO ALL'INTRODUZIONE DI SPECIE

 
 

Presenza di pesci introdotti accidentalmente in piccoli invasi, in genere non utilizzati per la pesca, come ad esempio i pesci rossi, i quali interferiscono pesantemente con il successo riproduttivo degli anfibi predando le larve che nuotano libere nell'acqua.

alto rischio

MISURE DI CONSERVAZIONE

 

INTERVENTI ATTIVI

• IA9

Acquisizione di terreni agricoli in aree umide per il recupero di rogge, torbiere e aree ripariali esondabili

• IA11

Interventi per la creazione e manutenzione di laghetti, pozze, stagni e fossati

• IA12

Ricostruzione di corridoi ecologici strategici

• IA15

Controllo ed eradicazione delle specie alloctone

• IA16

Interventi di miglioramento ecologico e ripristino dei boschi igrofili

INCENTIVAZIONI E INDENNITÀ

• IN1

Incentivazione per la riduzione dell'uso dei prodotti fitosanitaria a favore dell'agricoltura biologica e integrata

• IN4

Realizzazione di impianti di fitodepurazione

• IN6

Incentivi per il ripristino e la manutenzione delle siepi e delle fasce boscate

• IN8

Incentivi per la costituzione e mantenimento di stagni e laghetti

• IN9

Incentivi per il ripristino e la manutenzione degli ambienti ripariali

• IN11

Indennizzi relativi ai vincoli sull'impiego di fertilizzanti nei comuni al di fuori delle aree vulnerabili ai sensi della norma collegata alla direttiva nitrati

PROGRAMMI DI MONITORAGGIO E/O RICERCA

• MR9

Monitoraggio delle specie di mammiferi, anfibi, rettili e invertebrati con particolare riferimento alle specie elencate nelle schede dei sic presenti all'interno della zps

• MR12

Monitoraggio delle specie floristiche e faunistiche alloctone e del fenomeno del randagismo

• MR14

Monitoraggio dei corpi idirici: corsi d'acqua secondari non censiti (rogge di risorgiva) e delle raccolte d'acqua (polle, fossi, stagni).

• MR15

Monitoraggio ed elaborazione di un disciplinare per un corretto uso delle acque

• MR16

Monitoraggio delle proprietà relative a superfici coltivate in area esondabile

• MR21

Monitoraggio delle infrastrutture ecologiche (siepi, fasce boscate) e degli alberi notevoli

PROGRAMMI DIDATTICI

• PD1

Sensibilizzazione operatori economici locali: agricoltori e allevatori

• PD2

Azioni informative sull' adesione a sistemi di certificazione di sostenibilità ambientale in pioppicoltura promosse dalla regione friuli venezia giulia

• PD3

Sensibilizzazione e formazione di cacciatori e pescatori sportivi

• PD6

Programma di informazione e sensibilizzazione della popolazione

• PD8

Formazione specifica per i monitoraggi degli habitat e delle specie di flora e fauna rivolta a personale della regione e della provincia

REGOLAMENTAZIONI

• RE3

Conversione delle colture fortemente “energivore”, “idrovore “ e ad elevato impatto ambientale

• RE4

Riduzione dell'impatto dei prodotti fitosanitari e protocolli relativi alla pratica dell'agricoltura integrata

• RE5

Regolamentazione dell'impiego di fertilizzanti e divieto di spargimento di liquami o altre sostanze organiche

• RE6

Conservazione delle siepi e delle fasce boscate

• RE8

Divieto di tombinatura dei fossi e delle roggie

• RE9

Manuntenzione e gestione degli ambienti ripariali

• RE10

Divieto di nuovi interventi di riordino fondiario e bonifica all'interno del perimetro della zps

• RE18

Divieto di immissione di specie animali e vegetali alloctone e regolamenti per il controllo della vegetazione alloctona e ruderale

• RE20

Divieto e regolamentazione di immissioni ittiche a scopo alieutico

• RE22

Divieto di realizzazione di nuovi impianti di itticoltura di acqua dolce o di pesca sportiva

• RE24

Divieto di costruzione di nuove centrali idroelettriche

BIBLIOGRAFIA

The Amphibiaweb Database
https://amphibiaweb.org

The Global Amphibian Assessment (GAA)
https://www.globalamphibians.org

Dolce, S. 1977
L'erpetofauna del Friuli Venezia Giulia dell'Istria e della Dalmazia nella collezione del Museo civico di Storia Naturale di Trieste. Catalogo Ragionato. Parte I. Amphibia
Atti Mus.civ. Stor.nat. Trieste, 30 (2): 209-240

Ildos, A.S. & Ancona, N. 1994
Analysis of amphibian habitat preferences in a farmland area (Po Plain, northern Italy).
Amphibia-Reptilia, 15 (3): 307-316.

Lapini, L., Dall'Asta, A., Bressi, N., Dolce, S. & Pellarini, P. 1999
Atlante corologico degli Anfibi e dei Rettili del Friuli Venezia Giulia.
Edizioni del Museo Friulano di Storia Naturale, Comune di Udine.

Scoccianti, C. 2004
Amphibians: threats and conservation
Ital.J.Zool., 71(1): 9-15.

Pellet, J. & Schmidt, B. R. 2005
Monitoring distributions using call surveys: Estimating site occupancy, detection probabilities and inferring absence
Biological Conservation, 123 (1): 27-35.

A.A.V.V. 2007
Salvaguardia dell'erpetofauna nel Territorio di Alpe-Adria. Un contributo della Regione Friuli Venezia Giulia a favore della biodiversità.
Direzione centrale delle risorse agricole, naturali, forestali e montagna-Ufficio studi faunistici. Udine.

Johnson P.T.J., Chase J.M., Dosch K.L., Hartson R.B., Gross J.A., Larson D.J., Sutherland D.R., e Carpenter S.R. 2007
Aquatic eutrophication promotes pathogenic infection in amphibians
Proceedings of the National Academy of Sciences of the USA 104(40):15781-15786

space

.

ritorna alla pagina precedente

.