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(1) Il greto del Cellina - A.Cordenons ®

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Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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HOMEPAGE DELLA Z.P.S. MAGREDI DI PORDENONE
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IL PIANO DI GESTIONE
GLI HABITAT DEI MAGREDI DI PORDENONE
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LA FAUNA DEI MAGREDI DI PORDENONE
IL PROCESSO PARTECIPATIVO

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AL VIA IL PROCESSO PARTECIPATIVO

SI È SVOLTO IL PRIMO INCONTRO CON I SINDACI

Il giorno 26 maggio 2010 presso la sede regionale di Via Sabbadini n. 31 a Udine si è tenuto il primo incontro coi 12 Sindaci, la Provincia di Pordenone e la Comunità Montana del Friuli occidentale per la comunicazione d’avvio del Processo informativo e partecipativo relativo al Piano di gestione della ZPS “Magredi di Pordenone”.
Alla riunione, presieduta dal Direttore del Servizio tutela ambienti naturali e fauna dott. Daniele De Luca, hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni di Maniago, Vivaro, Spilimbergo, Sequals, S.Giorgio della Richinvelda, S. Quirino, Montereale Valcellina, Arba e Travesio.
Presenti i sindaci: Candido Mauro (Vivaro), Pieromano Anselmi (Montereale Valcellina), Corrado Della Mattia (S. Quirino),  Toffolo Elvezio (Arba).

Il Direttore del Servizio ha illustrato brevemente il perimetro della ZPS e dei 4 SIC inclusi nella stessa, mettendo in risalto gli habitat, le specie d’interesse comunitario e gli uccelli selvatici presenti nel sito e che ai sensi delle Direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE hanno condotto all’individuazione dei magredi del pordenonese come uno degli snodi principali della Rete Natura 2000 in Friuli Venezia Giulia. In particolare è stato ricordato il percorso che, a partire dall’IBA (International Bird Area), ha portato all’individuazione dell’attuale perimetro della ZPS da parte della Regione. Per ciascun Comune è stata evidenziata la porzione di territorio inclusa nel sito.

Altro punto fondamentale è stato la descrizione della metodologia attraverso la quale si è giunti alla stesura della Bozza di Piano e all’individuazione delle Misure di conservazione che verranno discusse con il “territorio” per verificare la loro applicabilità ed efficacia. È stato chiarito che la strategia di conservazione è stata definita a partire dall’analisi delle minacce a carico degli habitat e delle specie tutelate e che una parte molto importante dell’indagine ha riguardato anche l’analisi del contesto socioeconomico dell’area, in uno studio svolto per conto della Regione da parte delle Università di Udine e di Trieste.
Particolare attenzione è stata posta nell’evidenziare come, nella ZPS, oltre il 71% del territorio risulta già vincolato poiché incluso nei Demani militari ed idrico, mentre meno del 30% della sua superficie è dedicata all’attività agricola; di questi terreni solo una piccola parte sono interessati a forme di agricoltura con relative potenzialità produttive e con presenza d’investimenti in qualche modo significativi (area ai piedi del colle di Sequals e triangolo di S. Foca). A tale proposito, per risolvere i possibili conflitti con il mondo agricolo, si è pensato di creare una zonizzazione dei magredi graduando gli interventi di regolamentazione a seconda del grado d’importanza naturalistica dell’area; in tal senso i vincoli dovrebbero essere concentrati soprattutto nelle aree demaniali di maggior significato ambientale. In ogni caso, per gli agricoltori si  ritiene opportuno procedere compensando i vincoli (anche minimi) attraverso l’erogazione di indennità che saranno attivate nell’ambito della misura 213 del Piano di Sviluppo Rurale. 

La parola è poi passata al Dr. Niccolò Zucconi e al  Dr.Marco Duriavig, rappresentanti di Agriconsulting, la ditta vincitrice della gara per il servizio di adeguamento della Bozza e per la gestione del processo informativo e partecipativo finalizzato all’adozione del Piano stesso. Agriconsulting si è soffermata sulle modalità attraverso cui si esplicherà il coinvolgimento della popolazione e dei portatori d’interesse. A tale proposito è stata chiesta la collaborazione alle Amministrazioni, che si sono dichiarate in tal senso ampiamente disponibili, in merito alla partecipazione ad alcuni incontri da svolgersi presso le sedi dei vari Comuni, propedeutici all’organizzazione dei tavoli di confronto ed utili a raccogliere le indicazioni necessarie per coinvolgere tutti i principali soggetti che agiscono sul territorio locale.

Al termine della riunione alcuni Sindaci e rappresentati dei Comuni hanno evidenziato la necessità di affrontare subito le questioni urgenti come ad esempio la bonifica dei territori magredili contaminati dall’amianto e, su indicazione del Sindaco di San Quirino, l’inclusione del Biotopo di S. Quirino entro i confini della ZPS.

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