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Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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Rana latastei
Rana di Lataste


Anna Pisapia ©

PHYLUM

Vertebrata

CLASSE

Amphibia

ORDINE

Anura

FAMIGLIA

Ranidae

SPECIE

Rana latastei (Boulenger, 1879)

LEGISLAZIONE A TUTELA DELLA SPECIE

 

Direttiva Habitat all.II
Direttiva Habitat all.IV
Convenzione di Berna all.II
Legge regionale 9/2007

CARATTERISTICHE ECOLOGICHE

 

Appartiene al gruppo delle rane rosse ed è una specie endemica della Pianura Padano-Veneta. Specie di bosco igrofilo, predilige foreste umide planiziali e collinari. In inverno la si può rinvenire anche in habitat antropogenici (canali di irrigazione) ma solo se questi si trovano nelle vicinanze di un habitat boschivo. La riproduzione avviene da fine febbraio a metà aprile ed ogni femmina produce dalle 400 alle 1200 uova, deposte sotto forma di ammassi gelatinosi fissati a piccoli rami e ad altre strutture vegetali sommerse. La deposizione avviene in stagni, fossi, paludi, meandri, ruscelli di scarsa portata, raramente anche in pozze temporanee di prati allagati. Dieta insettivora generalista (Collemboli, Coleotteri, Emitteri). Il declino della specie è legato alla progressiva scomparsa degli habitat adatti rappresentati soprattutto da boschi e boschetti umidi e alla conseguente frammentazione delle popolazioni.

Trend Magredi

2004 Stabile

 

Distribuzione Magredi

1999 Comune
2007 Comune

VULNERABILITÀ

 

Status IUCN

vulnerabile

Criticità zona

Più presente in zona che nel territorio nazionale

Fragilità ecologica

Bassa

RELAZIONI CON GLI HABITAT

 

ADULTO

• UP7

TORBIERE BASSE ALCALINE SUBALPINE DOMINATE DA CAREX DAVALLIANA (7230)
Caricetum davallianae Dutoit 1924 em. Görs 1963

• UP5

TORBIERE BASSE ALCALINE CON MODERATO APPORTO IDRICO PLANIZIALI E COLLINARI DOMINATE DA SCHOENUS NIGRICANS (7230)
Erucastro-Schoenetum nigricantis Poldini 1973 em. Sburlino et Ghirelli 1994 scorzoneretosum humilis Sburlino et Ghirelli 1994

• UP4

TORBIERE BASSE ALCALINE CON ALTO APPORTO IDRICO DELLA PIANURA DOMINATE DA SCHOENUS NIGRICANS (7230)
Erucastro-Schoenetum nigricantis Poldini 1973 em. Sburlino et Ghirelli 1994

• UC11

VEGETAZIONI SU SUOLI A FORTE IMBIBIZIONE D'ACQUA DOLCE E DELLE OLLE DI RISORGIVA DOMINATE DA CLADIUM MARISCUS (7210)
Mariscetum serrati Zobrist 1953

• BU5

BOSCHI RIPARI PLANIZIALI DOMINATI DA SALIX ALBA E/O POPULUS NIGRA (92A0)
Salicetum albae Issl. 1926

• BU2

ARBUSTETI RIPARI PREALPINI DOMINATI DA SALIX ELEAGNOS (3240)
Salicetum incano-purpureae Sillinger 1933

• BU10

BOSCHI DOMINATI DA ALNUS GLUTINOSA (91E0)
Alnion glutinosae Malcuit 1929

• AF7

SPECCHI D’ACQUA POCO PROFONDI CON OSCILLAZIONI DI LIVELLO A VEGETAZIONE RADICANTE (3260)
Ranunculion aquatilis Passarge 1964

LARVA

• AF7

SPECCHI D’ACQUA POCO PROFONDI CON OSCILLAZIONI DI LIVELLO A VEGETAZIONE RADICANTE (3260)
Ranunculion aquatilis Passarge 1964

• UC11

VEGETAZIONI SU SUOLI A FORTE IMBIBIZIONE D'ACQUA DOLCE E DELLE OLLE DI RISORGIVA DOMINATE DA CLADIUM MARISCUS (7210)
Mariscetum serrati Zobrist 1953

• UP4

TORBIERE BASSE ALCALINE CON ALTO APPORTO IDRICO DELLA PIANURA DOMINATE DA SCHOENUS NIGRICANS (7230)
Erucastro-Schoenetum nigricantis Poldini 1973 em. Sburlino et Ghirelli 1994

• UP5

TORBIERE BASSE ALCALINE CON MODERATO APPORTO IDRICO PLANIZIALI E COLLINARI DOMINATE DA SCHOENUS NIGRICANS (7230)
Erucastro-Schoenetum nigricantis Poldini 1973 em. Sburlino et Ghirelli 1994 scorzoneretosum humilis Sburlino et Ghirelli 1994

• UP7

TORBIERE BASSE ALCALINE SUBALPINE DOMINATE DA CAREX DAVALLIANA (7230)
Caricetum davallianae Dutoit 1924 em. Görs 1963

MINACCE PER LA SPECIE

 

• 110

USO DI PESTICIDI

 
 

Insetticidi, funghicidi e anticrittogamici possono agire direttamente sul sistema endocrino degli anfibi, alterandone oogenesi e meccanismi di differenziazione del sesso.

medio rischio

• 120

FERTILIZZAZIONE

 
 

È stato dimostrato che l'eutrofizzazione, conseguente all'utilizzo di fertilizzanti, può aumentare la trasmissione di patogeni dai molluschi agli anfibi. Tali agenti patogeni causano malformazioni negli anfibi e aumentano la mortalità.

medio rischio

• 130

IRRIGAZIONE

 
 

I canali cementificati possono fungere da barriera agli spostamenti degli anfibi in quanto, se gli argini sono molto lisci e ripidi, non sono in grado di uscirne. Tali canali possono anche essere causa di mortalità.

medio rischio

• 151

SISTEMAZIONE FONDIARIA: RIMOZIONE DI SIEPI E BOSCHETTI

 
 

La specie si rinviene spesso ai margini delle fasce boscate e dei sieponi umidi. La rimozione di questi elementi ne riduce la disponibilità dell'habitat utile a questa specie contribuendo all' inaridimento della zona con conseguente scomparsa di siti di rifugio.

medio rischio

• 164

GESTIONE FORESTALE: TAGLIO RASO

 
 

La distruzione dell'ambiente boschivo planiziale e collinare è conisderata la causa principale della completa scomparsa della specie in molte aree. I disboscamenti non sono frequenti nella regione Friuli Venezia Giulia dove si sta verificando piuttosto un ampliamento delle aree boscate.

alto rischio

• 701

INQUINAMENTO: INQUINAMENTO DELL'ACQUA

 
 

L'inquinamento delle acque ha causato la progressiva riduzione delle popolazioni di Rana latastei in alcune località della pianura padano-veneta. In particolare le sostanze che hanno dimostrato avere influenze negative sullo sviluppo ed il metabolismo delle rane sono i metalli (rame e zinco), i nitrati, il mercurio e i pesticidi in genere.

basso rischio

• 800

DISCARICHE, BONIFICHE E PROSCIUGAMENTI IN GENERE

 
 

Gli interventi di bonifica delle campagne legate all'agricotura intensiva hanno favorito nel tempo la scomparsa dei micro ambienti riporduttivi di questa specie.

alto rischio

• 811

DRENAGGIO: GESTIONE DELLA VEGETAZIONE ACQUATICA E RIPARI PER SCOPI DI DRENAGGIO

 
 

Gli interventi di ripulitura delle sponde dalla vegetazione riparia compiuti con mezzi meccanici, risultano particolarmente distruttivi rispetto ad un habitat secondario utilizzato dalla specie durante alcuni periodi dell'anno.

medio rischio

• 830

CANALIZZAZIONE

 
 

I canali cementificati possono fungere da barriera agli spostamenti degli anfibi in quanto, se gli argini sono molto lisci e ripidi, non sono in grado di uscirne. Tali canali possono anche essere causa di mortalità.

medio rischio

• 966

RELAZIONI FAUNISTICHE INTERSPECIFICHE: ANTAGONISMO DOVUTO ALL'INTRODUZIONE DI SPECIE

 
 

Fra i predatori riportati in letteratura per la rana di lataste si trovano il luccio (Esox lucius), la carpa (Cyprinus carpio), la tinca (Tinca tinca), la scardola (Scardinus erythrophthalmus), il persico (Perca fluvialtilis), il persico trota (Micropterus salmoides) ed i pesci rossi. Questi possono esercitare una sensibile pressione predatoria sia sulle uova che sulle larve.

alto rischio

MISURE DI CONSERVAZIONE

 

INTERVENTI ATTIVI

• IA9

Acquisizione di terreni agricoli in aree umide per il recupero di rogge, torbiere e aree ripariali esondabili

• IA11

Interventi per la creazione e manutenzione di laghetti, pozze, stagni e fossati

• IA15

Controllo ed eradicazione delle specie alloctone

• IA16

Interventi di miglioramento ecologico e ripristino dei boschi igrofili

INCENTIVAZIONI E INDENNITÀ

• IN1

Incentivazione per la riduzione dell'uso dei prodotti fitosanitaria a favore dell'agricoltura biologica e integrata

• IN4

Realizzazione di impianti di fitodepurazione

• IN6

Incentivi per il ripristino e la manutenzione delle siepi e delle fasce boscate

• IN7

Indennizzo e premio per la conservazione degli alberi notevoli e delle vecchie siepi

• IN8

Incentivi per la costituzione e mantenimento di stagni e laghetti

• IN9

Incentivi per il ripristino e la manutenzione degli ambienti ripariali

• IN10

Indennizzi connessi ai vincoli relativi alle utilizzazioni forestali

• IN11

Indennizzi relativi ai vincoli sull'impiego di fertilizzanti nei comuni al di fuori delle aree vulnerabili ai sensi della norma collegata alla direttiva nitrati

PROGRAMMI DI MONITORAGGIO E/O RICERCA

• MR9

Monitoraggio delle specie di mammiferi, anfibi, rettili e invertebrati con particolare riferimento alle specie elencate nelle schede dei sic presenti all'interno della zps

• MR12

Monitoraggio delle specie floristiche e faunistiche alloctone e del fenomeno del randagismo

• MR13

Sviluppo di un sistema di indicatori biologici e relativi monitoraggi

• MR14

Monitoraggio dei corpi idirici: corsi d'acqua secondari non censiti (rogge di risorgiva) e delle raccolte d'acqua (polle, fossi, stagni).

• MR15

Monitoraggio ed elaborazione di un disciplinare per un corretto uso delle acque

• MR16

Monitoraggio delle proprietà relative a superfici coltivate in area esondabile

• MR21

Monitoraggio delle infrastrutture ecologiche (siepi, fasce boscate) e degli alberi notevoli

PROGRAMMI DIDATTICI

• PD1

Sensibilizzazione operatori economici locali: agricoltori e allevatori

• PD2

Azioni informative sull' adesione a sistemi di certificazione di sostenibilità ambientale in pioppicoltura promosse dalla regione friuli venezia giulia

• PD3

Sensibilizzazione e formazione di cacciatori e pescatori sportivi

• PD6

Programma di informazione e sensibilizzazione della popolazione

• PD8

Formazione specifica per i monitoraggi degli habitat e delle specie di flora e fauna rivolta a personale della regione e della provincia

REGOLAMENTAZIONI

• RE3

Conversione delle colture fortemente “energivore”, “idrovore “ e ad elevato impatto ambientale

• RE4

Riduzione dell'impatto dei prodotti fitosanitari e protocolli relativi alla pratica dell'agricoltura integrata

• RE5

Regolamentazione dell'impiego di fertilizzanti e divieto di spargimento di liquami o altre sostanze organiche

• RE6

Conservazione delle siepi e delle fasce boscate

• RE7

Conservazione degli alberi notevoli e delle vecchie siepi

• RE8

Divieto di tombinatura dei fossi e delle roggie

• RE9

Manuntenzione e gestione degli ambienti ripariali

• RE10

Divieto di nuovi interventi di riordino fondiario e bonifica all'interno del perimetro della zps

• RE13

Regolamentazione delle utilizzazioni forestali

• RE18

Divieto di immissione di specie animali e vegetali alloctone e regolamenti per il controllo della vegetazione alloctona e ruderale

• RE20

Divieto e regolamentazione di immissioni ittiche a scopo alieutico

• RE22

Divieto di realizzazione di nuovi impianti di itticoltura di acqua dolce o di pesca sportiva

• RE24

Divieto di costruzione di nuove centrali idroelettriche

BIBLIOGRAFIA

The Amphibiaweb Database
https://amphibiaweb.org

The Global Amphibian Assessment (GAA)
https://www.globalamphibians.org

Capula, M. 1980
La Rana di Lataste ("Rana latastei" Boulenger, 1879) in Romagna
Atti Mus.civ.Stor.nat.Trieste, 31(3): 233-238.

Pozzi, A. 1980
Ecologia di Rana latastei (Boul.) (Amphibia Anura).
Atti Soc. ital. Sci.nat. Museo civ. Stor. nat. Milano, 121(4): 221-274.

Dolce, S., Lapini, L. & Stoch, F. 1984
Indagini ecologiche su Rana latastei Boul. (Amphibia, Anura) nei boschi della Bassa friulana (Italia nordorientale).
Gortania, 6: 227-238.

Capula, M., Dolce, S., Lapini, L. & Nascetti, G. 1987
Considerazioni biogeografiche sulle popolazioni di Rana latastei Boulenger, 1879 dell'Istria e della Pianura Padana (Amphibia, Salientia,Ranidae).
Biogeographia, 13: 777-793.

Dolce, S. & Lapini, L. 1987
Considerazioni zoogeografiche sulla fauna erpetologica del Friuli Venezia Giulia (Amphibia, Reptilia).
Biogeographia, 13: 763-776.

Lapini, L., Dall'Asta, A., Bressi, N., Dolce, S. & Pellarini, P. 1999
Atlante corologico degli Anfibi e dei Rettili del Friuli Venezia Giulia.
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Andreone, F. & Luiselli, L. 2000
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Amphibians: threats and conservation
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Lunardi, S. & Mazzotti, S. 2005
Ecologia di popolazione e ritmi riproduttivi della rana di Lataste (Rana latastei) nel biotopo "Valle Brusà" (VR).
Quad.Staz.Ecol.civ.Mus.St.nat.Ferrara, 15: 99-111.

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Atlante degli Anfibi e dei Rettili d'Italia.
Edizioni Polistampa.

Smith, G.R., Temple, K.G., Dingfelder, H.A., & Vaala, D.A. 2006
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Salvaguardia dell'erpetofauna nel Territorio di Alpe-Adria. Un contributo della Regione Friuli Venezia Giulia a favore della biodiversità.
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