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Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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HOMEPAGE DELLA Z.P.S. MAGREDI DI PORDENONE
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IL PIANO DI GESTIONE
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LA FLORA DEI MAGREDI DI PORDENONE
LA FAUNA DEI MAGREDI DI PORDENONE
IL PROCESSO PARTECIPATIVO

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Coronella austriaca
Colubro liscio


Reptiles and Amphibians of Britain and Europe - E. N. Arnold and J. A. Burton

PHYLUM

Vertebrata

CLASSE

Reptilia

ORDINE

Squamata

FAMIGLIA

Colubridae

SPECIE

Coronella austriaca (Laurenti, 1768)

LEGISLAZIONE A TUTELA DELLA SPECIE

 

Direttiva Habitat all.IV
Convenzione di Berna all.II
Legge regionale 9/2007

CARATTERISTICHE ECOLOGICHE

 

È specie ad ampia valenza ecologica che frequenta sia ambienti freschi e umidi che aridi e caldi: soprattutto i pendii soleggiati pedemontani, collinari e gli ambienti sassosi, in particolare i margini dei boschetti, le pietraie ed i greti fluviali. Negli ambienti più umidi (rive dei laghi e margine di paludi e torbiere) si insedia solo in presenza di cumuli di pietre, muretti a secco, rocce o strutture che gli facilitano l'esposizione al sole. Lo si osserva anche alla base delle siepi, in luoghi generalmente luminosi. Accoppiamenti a fine aprile-maggio dove il maschio afferra la femmina con la bocca e la avvolge tra le proprie spire. In stazioni montane gli accoppiamenti si verificano con cadenza invernale. La specie è ovovivipara (trattiene le uova nel proprio grembo fino a poco dopo la schiusa) e dopo due mesi di gestazione le femmine partoriscono 7-9 piccoli , subito autosufficienti. Gli adulti predano lucertole e orbettini, più di rado serpenti e giovani micromammiferi. È predata da uccelli rapaci e mammiferi, soprattutto mustelidi e cinghiali. È specie in declino per la riduzione e scomparsa dell'habitat dovuta allo sviluppo dell'agricoltura ed agli incendi.

Trend Magredi

Non rilevato

 

Distribuzione Magredi

1999 Molto comune
2007 Non aggiornata

VULNERABILITÀ

 

Status IUCN

Non valutato

Criticità zona

Presente equamente in zona e nel territorio nazionale

Fragilità ecologica

Bassa

RELAZIONI CON GLI HABITAT

 

GENERALE

• OB4

VEGETAZIONI LIANOSE LUNGO I CORSI D’ACQUA (6430)
Convolvuletalia sepium R. Tx. 1950 em. Mucina 1993

• PC10

PRATERIE EVOLUTE SU SUOLO CALCAREO DELLE PREALPI (62A0)
Gladiolo palustris-Molinietum arundinaceae Poldini et Feoli Chiapella in Feoli Chiapella et Poldini 1993

• PC5

PRATERIE XEROFILE PRIMITIVE SU ALLUVIONI CALCAREE (MAGREDO) DELL'AVANTERRA (62A0)
Centaureo dichroanthae-Globularietum cordifoliae Pignatti 1953

• PC6

PRATERIE XEROFILE SEMI-EVOLUTE SUI PRIMI TERRAZZI ALLUVIONALI (MAGREDO) DELL'AVANTERRA ALPINO CON SCHOENUS NIGRICANS (62A0)
Schoeno nigricantis-Chrysopogonetum grylli Pignatti ex Feoli Chiapella et Poldini 1993

• PC8

PRATERIE EVOLUTE SU SUOLI FERRETTIZZATI DEI TERRAZZI FLUVIALI STABILIZZATI (MAGREDI) DELL'AVANTERRA ALPINO (62A0)
Chamaecytiso hirsuti-Chrysopogonetum grylli Pignatti ex Feoli Chiapella et Poldini 1993

• PM1

PRATI DA SFALCIO DOMINATI DA ARRHENATHERUM ELATIUS (6510)
Arrhenatherion elatioris W. Koch 1926

• UP4

TORBIERE BASSE ALCALINE CON ALTO APPORTO IDRICO DELLA PIANURA DOMINATE DA SCHOENUS NIGRICANS (7230)
Erucastro-Schoenetum nigricantis Poldini 1973 em. Sburlino et Ghirelli 1994

• UP5

TORBIERE BASSE ALCALINE CON MODERATO APPORTO IDRICO PLANIZIALI E COLLINARI DOMINATE DA SCHOENUS NIGRICANS (7230)
Erucastro-Schoenetum nigricantis Poldini 1973 em. Sburlino et Ghirelli 1994 scorzoneretosum humilis Sburlino et Ghirelli 1994

• UP7

TORBIERE BASSE ALCALINE SUBALPINE DOMINATE DA CAREX DAVALLIANA (7230)
Caricetum davallianae Dutoit 1924 em. Görs 1963

MINACCE PER LA SPECIE

 

• 101

COLTIVAZIONE: MODIFICA DALLE PRATICHE COLTURALI

 
 

Le modifiche delle pratiche agricole hanno causato per molte specie di serpenti la riduzione, la frammentazione e il deterioramento dell'habitat.

medio rischio

• 110

USO DI PESTICIDI

 
 

Oltre ai possibili gli effetti diretti su questa specie, l'uso di pesticidi influisce secondariamente alterando la catena trofica di cui questa specie fa parte.

medio rischio

• 150

SISTEMAZIONE FONDIARIA

 
 

La perdita di habitat secondari legati alle sistemazioni fondiarie e all'agricoltura di tipo industriale, ha influito negativamente su questa specie.

medio rischio

• 180

INCENDI

 
 

Gli incendi costituiscono una grave minaccia per le specie di rettili che vivono nei boschi, in particolar modo se sono boschi aridi, data la loro lenta e scarsa capacità di dispersione.

medio rischio

• 243

PRELIEVO/RACCOLTA DI FAUNA IN GENERALE: INTRAPPOLAMENTO, AVVELENAMENTO, CACCIA/PESCA DI FRODO

 
 

Il Colubro liscio è scambiato con la vipera e, come tutti i rettili striscianti, viene spesso perseguitato in quanto erroneamente confuso con specie velenose.

basso rischio

• 502

RETI DI COMUNICAZIONE: STRADE, AUTOSTRADE

 
 

In prossimità di centri abitati il traffico stradale è spesso una delle principali cause di mortalità della specie.

alto rischio

MISURE DI CONSERVAZIONE

 

INTERVENTI ATTIVI

• IA3

Acquisizione di terreni agricoli e di habitat naturali in ambiente magredile

• IA18

Attività di vigilanza e prevenzione dei fenomeni di bracconaggio

INCENTIVAZIONI E INDENNITÀ

• IN1

Incentivazione per la riduzione dell'uso dei prodotti fitosanitaria a favore dell'agricoltura biologica e integrata

• IN2

Conversione dei seminativi, mantenimento dei prati, dei pascoli e delle fasce inerbite

• IN6

Incentivi per il ripristino e la manutenzione delle siepi e delle fasce boscate

• IN9

Incentivi per il ripristino e la manutenzione degli ambienti ripariali

PROGRAMMI DI MONITORAGGIO E/O RICERCA

• MR9

Monitoraggio delle specie di mammiferi, anfibi, rettili e invertebrati con particolare riferimento alle specie elencate nelle schede dei sic presenti all'interno della zps

• MR13

Sviluppo di un sistema di indicatori biologici e relativi monitoraggi

• MR21

Monitoraggio delle infrastrutture ecologiche (siepi, fasce boscate) e degli alberi notevoli

PROGRAMMI DIDATTICI

• PD1

Sensibilizzazione operatori economici locali: agricoltori e allevatori

• PD6

Programma di informazione e sensibilizzazione della popolazione

• PD8

Formazione specifica per i monitoraggi degli habitat e delle specie di flora e fauna rivolta a personale della regione e della provincia

REGOLAMENTAZIONI

• RE1

Conservazione prati stabili

• RE4

Riduzione dell'impatto dei prodotti fitosanitari e protocolli relativi alla pratica dell'agricoltura integrata

• RE6

Conservazione delle siepi e delle fasce boscate

• RE9

Manuntenzione e gestione degli ambienti ripariali

• RE10

Divieto di nuovi interventi di riordino fondiario e bonifica all'interno del perimetro della zps

• RE23

Salvaguardia e valorizzazione del paesaggio naturale e rurale tradizionale

• RE27

Regolamentazione e disciplina del prelievo delle ghiaie in alveo

• RE29

Divieto di raccolta delle specie di interesse

BIBLIOGRAFIA

A.A.V.V.
Second Report by the United Kingdom under Article 17 on the implementation of the European Community Directive on the Conservation of Natural Habitats and of Wild Fauna and Flora (92/43/EEC). Conservation status assessment for species S1283- Coronella austriaca

Sito web del Ministero dell'Ambiente e del Territorio, Direzione Conservazione Natura.
https://www.minambiente.it/index.php?id_sezione=2083

Bruno, S., Dolce, S., Sauli, G. & Veber, M. 1973
Introduzione ad uno studio sugli anfibi e rettili del Carso Triestino.
Atti Mus.Civ.Stor.nat.Trieste, 28, (2): 485-576.

Lapini, L., Dall'Asta, A., Bressi, N., Dolce, S. & Pellarini, P. 1999
Atlante corologico degli Anfibi e dei Rettili del Friuli Venezia Giulia.
Edizioni del Museo Friulano di Storia Naturale, Comune di Udine.

Filippi, E. & Luiselli,L. 2000
Status of the Italian snake fauna and assessment of conservation threats.
Biological Conservation, 93: 219-225.

A.A.V.V. 2007
Salvaguardia dell'erpetofauna nel Territorio di Alpe-Adria. Un contributo della Regione Friuli Venezia Giulia a favore della biodiversità.
Direzione centrale delle risorse agricole, naturali, forestali e montagna-Ufficio studi faunistici. Udine.

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