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Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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HOMEPAGE DELLA Z.P.S. MAGREDI DI PORDENONE
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LA FAUNA DEI MAGREDI DI PORDENONE
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Gladiolus palustris
Gladiolo palustre


G.Bolognini ©

CODICE PIGNATTI

1311003000

CLASSE

Monocotiledonae

ORDINE

Liliales

FAMIGLIA

Iridaceae

SPECIE

Gladiolus palustris Gaudin

LEGISLAZIONE A TUTELA DELLA SPECIE

 

Direttiva Habitat all.II
Legge regionale 9/2007

DESCRIZIONE

 

Specie dalla vistosa infiorescenza costituita da una spiga unilaterale, leggermente zigzagante, di fiori purpurei lunghi 3-4 cm, che può raggiungere 50-60 cm di altezza negli esemplari più vecchi. Distribuita nei paesi dell’Europa centrale in prati e pascoli fino a 1.500 metri di quota. Non si tratta, nonostante il nome attribuitogli, di una pianta palustre in senso stretto, ma piuttosto legata ai suoli calcarei, ricchi d'humus, umidi e inondati in primavera e progressivamente disseccati in estate. In pianura fiorisce dalla fine di maggio a giugno. In Friuli è diffusa piuttosto ampiamente nelle praterie umide a Molinia della regione planiziale e collinare, nonché in diverse associazioni vegetali riferite alle praterie secche di carattere illirico, dalla pianura al piano montano, in situazioni comunque caratterizzate da buona disponibilità idrica nel periodo di fioritura. Nell’area delle Risorgive la specie è ben rappresentata nel prato umido, purché non sottoposto ad allagamento, che sembra eliminare la specie, nonché nei piccoli esempi di prato asciutto sopravvissuti ai dissodamenti. In queste aree le popolazioni non dimostrano declino numerico.

BIOLOGIA

 

Forma biologica

Geofita bulbosa

Corologia

Europeo

Epoca di fioritura

Maggio - giugno

Riproduzione

Sessuata

Impollinazione

Zoogamia

Insetti impollinatori

Bombi

Dispersione

Anemocoria

 
 

ECOLOGIA

 

Umidità edafica

Alta umidità

Reazione del suolo

pH 5.5 - 8

Nutrienti

Suoli mesotrofici

Humus

Suoli molto umiferi

Granulometria

< 0.002 mm

Luminosità

Specie mediamente eliofila

Temperatura

Specie mediamente macroterma

Continentalità

Clima medio-continentale

Strategia di Grime

Competitore-stresstollerante-ruderale

 
 

NOTA

 

E' specie di praterie igrofile dominate da Molinia caerulea (Molinion caeruleae).

RELAZIONI CON GLI HABITAT

 

• PC10

PRATERIE EVOLUTE SU SUOLO CALCAREO DELLE PREALPI (62A0)
Gladiolo palustris-Molinietum arundinaceae Poldini et Feoli Chiapella in Feoli Chiapella et Poldini 1993

• PU3

PRATERIE IGROFILE PLANIZIALI-COLLINARI DOMINATE DA MOLINIA CAERULEA (6410)
Plantagini altissimae-Molinietum caerulae (Pignatti 1953) Marchiori et Sburlino 1982

• GC1

BRUGHIERE COLLINARI DELLE ALPI SUD-ORIENTALI E DEL CARSO DOMINATE DA CALLUNA VULGARIS (4030)
Chamaecytiso hirsuti-Callunetum Oberd. 1964

• PC8

PRATERIE EVOLUTE SU SUOLI FERRETTIZZATI DEI TERRAZZI FLUVIALI STABILIZZATI (MAGREDI) DELL'AVANTERRA ALPINO (62A0)
Chamaecytiso hirsuti-Chrysopogonetum grylli Pignatti ex Feoli Chiapella et Poldini 1993

• UP4

TORBIERE BASSE ALCALINE CON ALTO APPORTO IDRICO DELLA PIANURA DOMINATE DA SCHOENUS NIGRICANS (7230)
Erucastro-Schoenetum nigricantis Poldini 1973 em. Sburlino et Ghirelli 1994

• UP5

TORBIERE BASSE ALCALINE CON MODERATO APPORTO IDRICO PLANIZIALI E COLLINARI DOMINATE DA SCHOENUS NIGRICANS (7230)
Erucastro-Schoenetum nigricantis Poldini 1973 em. Sburlino et Ghirelli 1994 scorzoneretosum humilis Sburlino et Ghirelli 1994

MINACCE PER LA SPECIE

 

• 102

COLTIVAZIONE: MIETITURA/SFALCIO

 
 

Specie tipica dei molinieti che risentono dell'abbandono dello sfalcio e dell'infeltrimento della cotica.

medio rischio

• 120

FERTILIZZAZIONE

 
 

Specie oligotrofa molto sensibile all'aumento di nutrienti utilizzati nel settore agricolo molto sviluppato nelle aree circostanti l'habitat di questa entità

alto rischio

• 250

PRELIEVO/RACCOLTA DI FLORA IN GENERALE

 
 

Specie vistosa e a rischio di raccolta indiscriminata.

alto rischio

• 803

DISCARICHE, BONIFICHE E PROSCIUGAMENTI IN GENERE: RIEMPIMENTO DI FOSSI, CANALI, STAGNI, SPECCHI D'ACQUA, PALUDI O TORBIERE

 
 

Il suo habitat è sensibile alle modifiche dell'apporto idrico che potrebbe causare danni alla consistenza delle popolazioni.

medio rischio

• 850

MODIFICHE DEL FUNZIONAMENTO IDROGRAFICO IN GENERALE

 
 

Il suo habitat è sensibile alle modifiche dell'apporto idrico che potrebbe causare danni alla consistenza delle popolazioni.

medio rischio

• 910

INTERRAMENTO

 
 

Il suo habitat, essendo sensibile alle modifiche dell'apporto idrico, potrebbe essere compromesso da tale minaccia con esiti negativi sulle popolazioni.

basso rischio

• 950

EVOLUZIONE DELLE BIOCENOSI

 
 

Vive in prati umidi che a causa dell'abbandono della gestione e di un generale abbassamento della falda tendono a essere colonizzati da Frangula alnus, Alnus glutinosa e Salix cinerea con conseguente riduzione dell'habitat di questa specie.

medio rischio

• 952

EVOLUZIONE DELLE BIOCENOSI: EUTROFIZZAZIONE

 
 

Questo fenomeno porta alla compromissione delle popolazioni di questa specie.

medio rischio

• 971

RELAZIONI INTERSPECIFICHE DELLA FLORA: COMPETIZIONE

 
 

Tale entità può subire una forte concorrenza da parte di specie legnose tipiche di fasi successive della serie dinamica la cui ingressione è favorita dall'abbandono dello sfalcio.

basso rischio

MISURE DI CONSERVAZIONE

 

INTERVENTI ATTIVI

• IA2

Stipula di convenzioni con associazioni naturalistiche e culturali per la gestione e valorizzazione delle aree naturali

• IA5

Creazione di riserve biogenetiche e di un vivaio per la moltiplicazione e propagazione delle specie rare

• IA9

Acquisizione di terreni agricoli in aree umide per il recupero di rogge, torbiere e aree ripariali esondabili

• IA10

Interventi di ripristino di prati umidi e torbiere

INCENTIVAZIONI E INDENNITÀ

• IN11

Indennizzi relativi ai vincoli sull'impiego di fertilizzanti nei comuni al di fuori delle aree vulnerabili ai sensi della norma collegata alla direttiva nitrati

PROGRAMMI DI MONITORAGGIO E/O RICERCA

• MR11

Completamento della carta degli habitat

• MR15

Monitoraggio ed elaborazione di un disciplinare per un corretto uso delle acque

• MR23

Monitoraggi specie-specifici per specie di flora di interesse comunitario

PROGRAMMI DIDATTICI

• PD1

Sensibilizzazione operatori economici locali: agricoltori e allevatori

• PD6

Programma di informazione e sensibilizzazione della popolazione

• PD8

Formazione specifica per i monitoraggi degli habitat e delle specie di flora e fauna rivolta a personale della regione e della provincia

REGOLAMENTAZIONI

• RE1

Conservazione prati stabili

• RE2

Divieto di dissodamento degli habitat di interesse comunitario e di habitat di specie

• RE5

Regolamentazione dell'impiego di fertilizzanti e divieto di spargimento di liquami o altre sostanze organiche

• RE8

Divieto di tombinatura dei fossi e delle roggie

• RE24

Divieto di costruzione di nuove centrali idroelettriche

• RE29

Divieto di raccolta delle specie di interesse

BIBLIOGRAFIA

Zenari S. 1928
Sopra alcune forme italiane del genere "Gladiolus".
Soc. Bot. Ital., 34: 1363-1374, Forlì.

Da Canal M.T., Marcucci R., Tornadore N. 2003
Biocoenotic and karyological characterization of four upspring critical taxa of the eastern Po Plain (North-eastern Italy).
Plant Biosystems, 137 (1): 21-28, Roma.

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